Un albero della vita, una panchina rossa ed una targa commemorativa per le vittime del Covid, di femminicidio e degli incidenti sul lavoro. «Un angolo dal significato intenso e profondo voluto ed inaugurato da Uil, Uilp e Ada nel parco di via Cesare Terranova a Frosinone», dove si trova la sede provinciale del sindacato.
«Un’opera inaugurata oggi, benedetta da don Fabio Fanisio, che i dirigenti sindacali hanno voluto fortemente per sensibilizzare la popolazione su temi sempre attuali in una società moderna dove si muore ancora sul lavoro, per mano della violenza dell’uomo o per subdole malattie» si legge in una nota della Uil.
La segretaria generale della Uil Frosinone, Anita Tarquini, ha voluto lanciare un monito affinché «tutti contribuiscano a creare una società dove non ci sia violenza nei confronti dei più deboli, una società fondata sui valori di reciproco rispetto e convivenza». «Dobbiamo essere più vicini alle persone anziane – ha detto – ai bambini, alle donne.
«La vita è un dono – ha sottolineato il segretario Area Uil Pensionati di Frosinone Emilio Lucidi – e va vissuta. Il sacrificio imposto dalla pandemia, dagli incidenti sul lavoro, dalla violenza sulle donne, insieme al dolore delle famiglie, ci chiama a stare uniti, riflettere e non dimenticare. Quanti bambini cresceranno senza un padre, senza una madre, quanti genitori invecchieranno nel dolore, quante famiglie coinvolte. Oggi per noi pensionati è un piccolo gesto per non dimenticare, per essere vicini alle famiglie e per ricordarci che la vita è un dono che va preservato, che non è permesso a nessuno di togliercela, di rubarcela. Questa è una battaglia che passa necessariamente dalla capacità di sensibilizzare la società tutta, ogni istituzione e soprattutto dal coinvolgimento dei giovani».
Significative anche le parole della presidente dell’ADA Frosinone, Tina Rizzo: «Questo angolo che abbiamo voluto creare qui a Frosinone deve farci riflettere. Siamo vicini alle persone più deboli, a chi soffre, dobbiamo lavorare affinché, partendo dalle scuole e dalla sensibilizzazione delle giovani generazioni, venga ripudiata la violenza di ogni tipo».