Ruba una birra e quando viene
scoperto palpeggia barista,
un arresto per violenza sessuale

Ruba una birra e quando viene scoperto palpeggia barista, un arresto per violenza sessuale
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 15 Settembre 2018, 14:59
Ruba una birra e palpeggia la barista, un uomo di 49 anni arrestato per violenza sessuale e furto.
I fatti si sono svolti nella tarda mattinata di ieri ad Arce. L’uomo è entrato in un bar e si è diretto verso il frigo-espositore di bevande, lo ha aperto ed ha preso una birra. Non ha detto nulla alla barista ed è andato verso l’uscita. A quel punto, la donna le ha chiesto spiegazioni, ma lui per tutta risposta l’avrebbe molestata. Avrebbe allungato le mani sulle parti intime. A nulla sono valse le istintive richieste della donna di allontanarsi.
Subito dopo averla palpeggiata è uscito dal locale per consumare la birra, ma la donna, senza pensarci su, ha chiamato i carabinieri.
Impaurita ha raccontato quanto le era accaduto all’operatore del 112, il quale l’ha tranquillizzate e inviato sul posto le pattuglie dei carabinieri di Arce.
Gli uomini in divisa, agli ordini del capitano Tamara Nicolai e del maresciallo Gaetano Evangelista, giunti nel bar, si sono messi sulle tracce dell’uomo. C’è voluto poco per individuarlo perché era ancora nelle vicinanze con la birra in mano: è stato subito bloccato e portato in caserma.
Nel frattempo la donna è stata ascoltata dai carabinieri ai quali ha raccontato i dettagli dei momenti di terrore vissuti all’interno del bar quando si è trovata a tu per tu con quell’uomo.
Avuti i primi riscontri al racconto della donna, i carabinieri hanno arrestato l’uomo con l’accusa di violenza sessuale e furto, è stato informato il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Cassino, la dottoressa Beatrice Siravo, la quale ha disposto il trasferimento in carcere dell’uomo.
Nel primo pomeriggio è stato associato nel carcere di Cassino. A breve ci sarà l’udienza di convalida dinanzi al Gip.
«DENUNCIARE SEMPRE»
Un caso di presunta violenza sessuale che sarebbe avvenuta sul luogo di lavoro, in locale pubblico, e in pieno giorno. «Pur non conoscendo nel dettaglio il caso specifico - commenta l’avvocato Roberta De Feo del centro antiviolenza di Cassino - stando alla ricostruzione, appare chiaro che l’atteggiamento dell’uomo sia la classica intimidazione sessista pensando che, riportando sul piano fisico, la diatriba si possa sempre e comunque intimorire la donna. Benissimo ha fatto quest’ultima a rivolgersi ai carabinieri per chiedere aiuto, nessuna violenza, di alcun genere, deve essere sottaciuta per paura o per timore psicologico. Noi trattiamo maggiormente casi di violenze che si annidano nelle mura domestiche, ma la violenza va sempre censurata e punita». Vincenzo Caramadre
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