Trump: «In Siria la massima priorità è combattere l'Isis, non Assad»

Trump: «In Siria la massima priorità è combattere l'Isis, non Assad»
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Venerdì 11 Novembre 2016, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 07:55

L'Obamacare potrebbe sopravvivere in parte sotto la presidenza di Donald Trump. È lo stesso neopresidente ad affermarlo nella sua prima intervista dall'elezione rilasciata al Wall Street Journal. Trump spiega come Barack Obama gli abbia chiesto di rinunciare alla totale abolizione della riforma sanitaria, e racconta di aver assicurato che valuterà i suggerimenti del presidente uscente.

Riguardo la politica estera, Trump ha sottolineato che una delle sue massime priorità è la lotta all'Isis, non cacciare il presidente Bashar al-Assad dal potere ed appoggiare la cosiddetta opposizione moderata in Siria. Penso che «se state combattendo contro la Siria, e la Siria sta combattendo contro l'Isis, dovete sbarazzarvi dell'Isis». Se gli Usa attaccano Assad, «finiremo col combattere contro la Russia, contro la Siria». Secondo il Wsj, pur senza entrare nei dettagli Trump ha suggerito un cambiamento di linea rispetto alla posizione attuale dell'amministrazione Obama di tentare di appoggiare gruppi moderati all'opposizione. «Ho avuto una posizione opposta rispetto a quella di molte persone sulla Siria», spiega il tycoon, secondo cui «La Russia è totalmente allineata sulla Siria, e adesso c'è l'Iran, che sta diventando potente. A causa nostra si è allineato sulla Siria.... Ora stiamo appoggiano ribelli contro la Siria, e non abbiamo idea di chi sia questa gente».

Trump, come egli stesso ha raccontato, ha parlato con i leader di molti Paesi o ha ricevuto messaggi da essi, tranne che con il presidente cinese Xi Jinping. Il presidente eletto degli Usa ha rivelato di aver ricevuto una «bellissima» lettera del presidente russo Vladimir Putin, con il quale, ha aggiunto, ha in programma una telefonata in tempi brevi.

A chi gli chiedeva se la retorica durante la campagna elettorale si fosse spinta troppo in là, Trump risponde: «No, ho vinto», aprendo a toni diversi, più positivi: «è diverso ora». Il presidente eletto degli Stati Uniti ha quindi ribadito come l'unità sia importante: «Dobbiamo unire il paese», ha detto commentando le proteste nel paese in seguito alla sua elezione. Poi ha sottolineato: «Voglio un paese unito» e la strada migliore per ottenerlo è quella di creare posti di lavoro.

Poi, rispondendo ala domanda sulla commissione di inchiesta su Hillary Clinton promessa in campagna elettorale, Trump ha detto: «Non è in cima ai miei pensieri. Le mie priorità sono la sanità, i posti di lavoro, il controllo delle frontiere e la riforma delle tasse».

Una priorità delle prime settimane, ha spiegato Trump, è mettere in sicurezza i confini.

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