Cicciolina e il calcio: "Lo seguo poco, ma vado pazza per un atleta in particolare"

Ilona Staller in arte Cicciolina
di Fabrizio Ponciroli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Marzo 2017, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 09:43
«Mi piacerebbe conoscere David Beckham, un uomo affascinante. Il mio desiderio di incontrarlo, di autografare una mia t-shirt artistica per lui e di vendergli una delle mie prestigiose composizioni artistiche». Parole e musiche di Ilona Staller, per tutti Cicciolina. Il suo rapporto con il calcio? «Sinceramente non sono mai entrata in uno stadio. Nel film (hard) Cicciolina e Moana ai Mondiali, uscito durante Italia '90, dovevamo sfiancare gli avversari degli azzurri. Purtroppo l'allora ct Vicini decise di non avvalersi del mio aiuto e l'Italia finì terza...». 

Oggi tutto viene postato, Ilona ha una sua personale chiave di lettura dei social network: «In tantissimi si mostrano, ma non esistono talenti in questa piazza virtuale dove chiunque può guadagnarsi, mostrandosi senza veli, milioni di mi piace. Poi, però, il successo nella realtà, dura solo pochi istanti, fino al prossimo selfie. Si è persa la magia del contatto reale».

Ma chi è 'oggi, Ilona Staller? «Sempre e solo Cicciolina. Mi sento come Peter Pan con la sua Isola che non c'è, rappresento la Cicciolina figlia dei fiori, per tutte quelle persone che vivono la vita serena senza compromessi. Sono fiera di essere me stessa ora. Sono single, in attesa di un principe azzurro».

Venerdì 24 a Torino, si svolgerà Eros & Comic Art, un'asta, griffata Little Nemo, di lotti legati al mondo dell'Eros con presenti anche quadri della stessa Ilona: «Nelle mie opere si assiste al bisogno di libertà di pensiero, alla completa apertura mentale, la voglia di confronto e di trasgressione nei riguardi della cultura del passato». Gli anni passano ma Cicciolina resta un'icona globale con un sogno: «Spero che nel mondo ci sia tanta pace, salute, amore e sesso». Naturalmente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA