Un discorso, quello del segretario di Stato vaticano, pieno di attenzione per un settore cruciale per la collettività e la crescita comune. Rispetto, onestà, corretezza. La categoria, ha aggiunto, dovrebbe insistere a dare più notizie buone, positive e non solo indugiare su quelle negative. «Potete essere strumenti di speranza per il mondo, siate occhi e orecchie di chi non puo’ sentire. Fatevi promotori di integrazione a ogni livello. Siate onesti e cercate sempre la verità». Infine un richiamo collettivo. «Pensando alla vostra attività penso che avrete bisogno dell’aiuto che viene dall’alto, da Dio, se volete fare del giornalismo un fattore di bene comune, un fattore di riconciliazione, di dialogo e non di scontro”. Al suo fianco il presidente dell'Ordine Iacopino che proprio oggi ha presentato le sue dimissioni anticipate, in aperto contrasto con diverse componenti dell'Ordine: “Il recupero della credibilità della categoria si è rivelato un vero fallimento. Da oggi basta con i giornalisti».
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