L'ESASPERAZIONE
Il I Municipio, da parte sua, ha le mani legate. «Riceviamo decine di segnalazioni ogni settimana - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici, Anna Vincenzoni - ma la gestione della mobilità è in capo al Comando generale, non possiamo dare noi disposizioni per arginare il fenomeno della sosta selvaggia». La conseguenza è presto detta: i residenti sono esasperati, vorrebbero più controlli, «Vigili a piedi e non solo dipendenti dell'Atac che multano chi ha dimenticato di esporre il titolo di pagamento sulle strisce blu», spiega Vittorio, un residente di via Natale del Grande. La zona franca per eccellenza in cui gli automobilisti indisciplinati la fanno da padrone, è viale Trastevere. Da piazza Gioacchino Belli fino al ministero dell'Istruzione nonostante i tanti cartelli che indicano il divieto di sosta, parcheggiano sette giorni su sette e senza soluzione di discontinuità, auto e furgoncini. In tanti lamentano la «prepotenza», così la definisce un'altra residente, Gabriella Vietti, «degli ambulanti (più di dieci quelli che sfruttano i posteggi su viale Trastevere) che invece di utilizzare gli stalli loro concessi in via Cardinale Merry del Val, si fermano e scaricano la mercanzia in mezzo alla strada, restringendo di fatto gran parte della carreggiata».
L'ASSEDIO
E ancora: addentrandosi nel Rione si è costretti a fare i conti con una realtà altrettanto deprimente. In via delle Fratte di Trastevere sui parcheggi dei disabili la segnaletica orizzontale è pressoché assente, cancellata dal tempo. Ad approfittarne, veicoli senza contrassegni per la disabilità. Per chi, invece, vuole entrare nella chiesa di via San Francesco a Ripa è costretto persino a scavalcare la cancellate. Impossibile entrare per la via ordinaria. Il motivo? Le auto sbarrano la strada. Anche alla fede. E a questo si aggiungono gli escamotage che proprio gli automobilisti indisciplinati applicano senza troppa difficoltà, contro cui nessuno pare intenzionato a porre rimedio. In piazza San Calisto le fioriere predisposte dall'amministrazione comunale, per interdire alla sosta selvaggia un fazzoletto di area pedonale, sono state spostate proprio da chi vuole parcheggiare dove non dovrebbe e riesce tranquillamente a farlo. I cartelli che indicano l'inizio dell'area pedonale in piazza Santa Maria in Trastevere guardano i muri dei palazzi. Girati o oscurati dagli adesivi e dunque illeggibili. Chi farebbe caso, del resto, a un divieto che non si vede?
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