Rai, servizio sessista sulle donne dell'est: il dg chiude il programma

Rai, servizio sessista sulle donne dell'est: il dg chiude il programma
di Marco Castoro
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Lunedì 20 Marzo 2017, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 09:46

ROMA In Rai dopo la tempesta non c'è mai la quiete. Anzi, il day after serve a contare i danni. Il programma Parliamone Sabato, in onda su Raiuno, ideato e condotto da Paola Perego, è stato chiuso. I vertici di Viale Mazzini l'hanno processato e ghigliottinato per direttissima dopo che l'argomento trattato (La minaccia arriva dall'Est, gli uomini preferiscono le straniere) ha scatenato la rivolta su web e social. Immediata la risposta, durissima, del presidente Monica Maggioni e del direttore di Raiuno, Andrea Fabiano. Entrambi si sono scusati apertamente.
 

 


LO STOP
«Gli errori si fanno. Le scuse sono doverose, ma non bastano», ha sottolineato il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, aggiungendo che «occorre agire ed evolversi. I contenuti andati in onda contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del Servizio Pubblico sia la linea editoriale che abbiamo indicato fin dall'inizio del mandato».
Di qui l'annuncio: Parliamone Sabato chiude sedutastante.

Una decisione che però non placa la bufera scatenata sul web e sul fronte politico. Pollice verso del cinquestelle Roberto Fico, presidente della Vigilanza Rai: «Quanto è stato raccontato è esattamente la negazione di servizio pubblico. I responsabili devono dimettersi». Il renziano Michele Anzaldi ha ribadito: «Il problema non è l'errore ma il fatto che si pagano tante persone per avere maggiori controlli che poi non si verificano». Di «programma inaccettabile» parla il presidente della Camera Laura Boldrini: «Questa vergognosa lista è offensiva sicuramente nei confronti delle donne: quelle italiane che non sarebbero sufficientemente brave con i propri compagni e quelle dell'est descritte come dei peluche. Ma offende anche gli uomini, che risulterebbero esseri incapaci di relazionarsi alle donne in modo paritario». Proteste bipartisan stavolta hanno unito destra, centro e sinistra.

Nel mirino c'è finita un'infografica con elencati i motivi secondo i quali agli uomini italiani conviene scegliere una fidanzata dell'Est. Perché queste donne sono sempre sexy, non usano pigiami e pantofole, obbediscono senza frignare all'uomo e perdonano pure il tradimento. Insomma, una sequela di beceri luoghi comuni, neppure troppo vagamente, razzisti. Una lista che Paola Perego, nel presentarla, ha detto di aver presa da internet. Ma proprio quei temi di discussione hanno sollevato un polverone su ruolo della donna e femminilità. A fare da detonatore ci ha pensato l'ospite di turno, il latin lover Fabio Testi, che ha citato casi capitati agli amici usando espressioni che avrebbero fatto arrossire pure i frequentatori dei peggiori bar di Caracas.

LA NUOVA CONVENZIONE
La bufera si abbatte sulla Rai a pochi giorni dal varo della della nuova convenzione in Consiglio dei ministri: un provvedimento che affida il servizio pubblico all'azienda di Viale Mazzini, con cui il governo punta alla «svolta» a più riprese chiesta al dg Campo Dall'Orto. Quella «spinta decisiva per il cambiamento che tutti aspettano, ma che stenta a prendere forma», per dirla con il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. E anche il premier Paolo Gentiloni non ha esitato a parlare di «occasione di rilancio per il servizio pubblico». Il testo, già sul tavolo di Vigilanza e cda, prevede la messa a punto di un piano editoriale sul quale il cda, pur apprezzando lo stop al programma, è pronto a far sentire la sua voce: «È prioritario che il consiglio affronti rapidamente il nodo del piano editoriale. Meglio discutere ex ante che leccarsi le ferite ex post», avvertono Guelfo Guelfi e Paolo Messa. E Rita Borioni invita a «una riflessione sull'intrattenimento».

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