«Il candidato Monaco - si legge ancora nel comunicato - intende inoltre richiamare l’attenzione su quanto accaduto nell’ultimo semestre, facendo presente di aver si proposto la propria candidatura, ma nel contempo di aver anche chiesto che questa fosse comunque subordinata all’esito di elezioni primarie, mirate a stabilire quale degli aspiranti candidati all'interno della sezione civitese potesse qualificarsi come maggiormente rappresentativo.
Avendo ricevuto un netto rifiuto a tali proposte ed infine, in questi ultimissimi giorni, essendosi trovato di fronte all’ ulteriore candidatura di Leonardo Ranalli, di per se da non valutarsi negativamente, ma imposta a sua volta dalle due anime del Pd civitese sopra riportate, il candidato Monaco non può non rilevare come anche questa non sia passata attraverso un civile e democratico confronto di sezione, come nella migliore tradizione del partito».
LA REPLICA DI RANALLI
«Sinceramente non credo che la mia candidatura sia figlia di alcuna imposizione, ma semplicemente il risultato di una forte spinta venuta da diversi ambiti della popolazione. Una decisione che arriva con grande spirito civico e che manterrà questa caratteristica quindi lascio fuori il partito da ogni valutazione che sarebbe fuorviante in tale contesto.
Non ho mai detto che la candidatura di Monaco sia di rottura con il centrosinistra, al massimo rappresenta una parte delle due manifestatesi nel capoluogo. Ma questa è un'altra storia. Sono un candidato indipendente e civico e non credo servano polemiche su provenienze e correnti di partito. Il mio pensiero corre alle prossime amministrative e non credo che avere unito più anime possa essere motivo di diverbio e la fenice del resto, come il comitato angioino dovrebbe sapere, si rigenera dalle proprie ceneri...».
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