Valentino compie 85 anni, storia dell'«Ultimo imperatore» della moda

Nella foto il couturier Valentino Garavani con i suoi carlini e alcune mannequin che indossano le sue creazioni
di Gustavo Marco Cipolla
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Giovedì 11 Maggio 2017, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 20:15

Il rosso, che segue le linee del corpo dipingendole e trasformandole in abiti da sogno, è il suo colore. Nuance dalle molteplici sfumature che Valentino Garavani, ultimo imperatore della moda, ha reso un'icona internazionale. Simbolo di amore e passione che il couturier di Voghera ha sempre messo nel suo lavoro. Oggi compie 85 anni e il patinato mondo della moda lo celebra ricordandone i successi planetari che ne hanno fatto il portavoce indiscusso del made in Italy nel mondo. Dalla provincia di Pavia, un successo dopo l'altro. Dapprima il trasferimento a Parigi, dove studia stilismo e inzia a lavorare come disegnatore.
 

 


La gavetta, da Jean Dessés e Guy La Roche, poi l'incontro con il jet-set internazionale. Da Farah Diba a Jackie Kennedy, da Liz Taylor a Sophia Loren, reali e dive della celluloide hanno sempre avuto nel guardaroba almeno un abito griffato Valentino. Nel '57 l'apertura del primo atelier a Roma dove incontra il suo partner professionale, Giancarlo Giammetti, che sul piano manageriale farà della maison di Piazza Mignanelli un impero del fashion business.Era il 1962 quando un giovane Valentino debuttò con la sua prima collezione al Pitti di Firenze che lo consacrerà poi couturier internazionale, apprezzato dalla stampa estera tant'è che Vogue Francia lo inserirà tra i big della moda. Tantissimi i premi ricevuti, tra cui nel '67 a Dallas il Neiman Marcus, per gli addicted un Oscar della moda, l'onoreficenza di Cavaliere della Repubblica italiana e, non da ultima, la Legion d'honneur in Francia nel 2006. Nel '71 l'incontro con il genio della pop art, Andy Warhol, che lo omaggia con un portrait. Impegnato nel sociale con iniziative charity e di lotta contro l'Aids, vende nel 1998 il marchio ai tedeschi che sarà poi rilevato dal Gruppo Marzotto nel 2002. Con emozione nel 2007 dice addio alla direzione creativa della maison da lui fondata, sostituito per un breve periodo da Alessandra Facchinetti (per i non addicted figlia di Roby Facchinetti, voce dei Pooh, e sorella quindi del “Capitano” Francesco) fino all'arrivo del duo stilistico Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri.

In prima fila alle sfilate parigine di Chiuri e Piccioli, il maestro è visibilmente commosso per il lavoro di restyling estetico portato avanti con ignegno e creatività dai due designer che hanno sempre conservato, rivoluzionandola, la tradizione del brand che si firma con la “V”. Per i quarantacinque anni dalla fondazione della sua casa di moda, le “Valentiniadi” sono state l'evento glam più atteso nella Capitale. Nel luglio 2007 il Tempio di Venere ai Fori Imperiali si è vestito di una nuova luce, con acrobati, giochi pirotecnici e un'incantevole scenografia firmata dal premio Oscar Dante Ferretti. E poi una mostra tributo all'Ara Pacis. Sulle passerelle glamour dei festival cinematrografici internazionali, star come Elizabeth Hurley e Anne Hathaway, solo per citarne alcune, non rinunciano ai loro total look rosso Valentino.
Lo stilista figura anche nel film “Il Diavolo veste Prada” dove chiede alla temutissima Miranda Priestley se le è piaciuta la collezione presentata durante la settimana della Haute Couture parigina. Buon compleanno al “Last Emperor” della moda, che nel documentario diretto da Matt Tyrnauer nel 2008, tra catwalk, scondinzolanti e inseparabili carlini e vita da atelier, alla domanda “Cosa desiderano le donne?” rispose “Essere belle”.

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