Il Pescara è ultimo, ora il piano per la serie B:
chi parte e chi resta con Zeman

Il Pescara è ultimo, ora il piano per la serie B: chi parte e chi resta con Zeman
di Orlando D'Angelo
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Lunedì 15 Maggio 2017, 18:04
PESCARA "Credo che a Pescara vogliano allestire una squadra per lottare per la serie A". Si ricomincia dalle parole di Zdenek Zeman domenica pomeriggio nel post partita di Bologna. E' tempo di pensare solo a quello che verrà dalla sera del 28 maggio, dopo l'ultima partita di campionato, in poi. Anche l'ultimo posto è diventato realtà. Nessun obiettivo raggiunto e umiliazioni a ripetizione. L'unico pensiero di società, dirigenti e allenatore è il futuro. Bisognerà sedersi a tavolino quanto prima per stabilire i punti fermi del mercato estivo e i pilastri della prossima stagione. Saranno tante le situazioni da valutare per il boemo e i direttori Leone e Pavone.

I giocatori sotto contratto

Sono tanti e non tutti sono ideali per far parte di una squadra zemaniana. Alcuni hanno mercato, sono giovani e hanno buone quotazioni: Zampano, Biraghi, Brugman, Benali, Vitturini ad esempio, potrebbero fruttare quel gruzzoletto utile per fare un investimento forte sul nuovo centravanti, fulcro del progetto del boemo. Altri (come il 36enne Stendardo) non sono proprio congeniali ai principi del tecnico di Praga e andranno sistemati sul mercato e con accordi per arrivare alla rescissione. Le conferme se le giocheranno in ritiro i vari Fiorillo, Crescenzi, Fornasier, Coda e Bruno. Scontata la conferma di qualche baby, da Coulibaly ai Primavera che saranno aggregati in prima squadra (Nicolas Rodriguez, Del Sole, Maloku, Delli Carri, Pompetti).

Nuovi arrivati e obiettivi

Due hanno già la benedizione di Zeman. Mancuso lo affascina, non solo per i 22 gol segnati con la Samb in Lega Pro, ma per la scuola in cui è cresciuto (Milan), la capacità di giocare sia da punta centrale che da esterno e la tenacia che ricorda un po' Lapadula. Proietti è un regista, passato già sotto la lente della Juventus, deciso a prendersi un posto stabile nel calcio che conta. Sul mercato, al tecnico servono una pedina per reparto di spessore e pronte ad adattarsi ai suoi metodi. Il terzino ed ex capitano Antonio Balzano e il regista greco Tachtsidis sono due pallini. Un centrale (l'ex Romagnoli, dal Carpi?) e una punta (Caputo dell'Entella?) gli altri due.
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