Inferno sulla Colombo: vigili assenti, chilometri di coda. E l'ira degli automobilisti si scatena sui social

Inferno sulla Colombo: vigili assenti, chilometri di coda. E l'ira degli automobilisti si scatena sui social
di Alessia Marani
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Mercoledì 17 Maggio 2017, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 19:29

Delirio. Solo con questa parola si può esprimere quello che sta succedendo da stamani alle 7 sulla via Cristoforo Colombo tra Ostia e l'Eur. Dove gli automobilisti sono rimasti prigionieri del traffico, con lunghe code e attese infinite prima di potere passare i semafori che non sono sincronizzati per potere smaltire l'enorme mole di veicoli che la mattina sin riversano sulla strada diretti verso il centro e il Gra. Qui a regolare i flussi del traffico nell'ora di punta ci pensano manualmente le pattuglie del Gpit della Municipale, veri e propri semafori umani che suppliscono alle carenze strutturali. Ma oggi parte dei vigili era in assemblea. Diritto legittimo se non fosse che a complicare le cose ci si sono messi altri appuntamenti come il match di stasera di Coppa Italia all'Olimpico, eventi la cui viabilità deve comunque essere garantita sempre dal Gpit. E le pattuglie dunque sono state dirottate altrove.

Una coperta troppo corta di uomini e mezzi, non si può stare ovunque. Ecco così, che sulla Colombo, questa mattina non c'era nessuno a pensare ai cittadini. Abbandonati al loro destino di pendolari di periferia, di chi non ha altra alternativa all'auto per raggiungere posti di lavoro lontani 20/30 chilometri. Una via crucis infinita per decine di migliaia di abitanti dell'Infernetto, Casalpalocco, Ostia, Acilia e Malafede che hanno avuto persino difficoltà a uscire dai propri quartieri. L'ira è esplosa su Facebook e non solo. In molti hanno preso d'assalto i centralini della polizia locale e del Comune per chiedere spiegazioni.
«Sono bloccato su via Wolf Ferrari dentro l'Infernetto - racconta un automobilista - ho impiegato 30 minuti solo per percorrere 300 metri prima del semaforo». E ancora. «Tragica Colombo», sentenzia Tiziana ferma in auto. «Questa storia deve finire, prigionieri di una strada», è furiosa Pamela. E Tatiana: «Ma cosa abbiamo fatto di male?». «Sono uscito di casa dall'Infernetto alle 8 e alle 9 sono ancora a Malafede, uno schifo». C'è chi se la prende con il sindaco Raggi: «Altroché funivia». Se anche oggi Roma è pronta per il grande sport lo deve anche ai suoi cittadini a cui questa mattina ha riservato l'allenamento più duro.

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