Centro di accoglienza alla ex Fiera di Viterbo, pronta l'ordinanza di smantellamento. Indagine della Procura

Il centro provvisorio sulla Cassia nord
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 13 Luglio 2017, 12:29
Immigrati, il comune suona la campana: tempo scaduto per la Prefettura. Centro di accoglienza alla ex Fiera di Viterbo, a palazzo dei Priori è pronta l'ordinanza per intimare alla Prefettura «l'immediato ripristino dei luoghi». Perché c'è un abuso edilizio che andava sanato entro 90 giorni. E intanto la procura ha acceso i riflettori sul sito, acquisendo tutta la documentazione e ascoltando, come persona informata sui fatti, il dirigente del settore urbanistica, Emilio Capoccioni.

Proprio Capoccioni sta scrivendo l'ordinanza, che sarà pronta oggi. «Si tratta di un provvedimento definitivo – dice - per ingiungere l'immediato ripristino dello stato e dei luoghi, quindi la rimozione dei container e quant'altro. Verrà notificato alla Prefettura e alla proprietà dell'area all'inizio della prossima settimana». Come da norma, è rimesso anche al ministero, all'autorità giudiziaria, al presidente della Regione Lazio. «Non si darà ulteriore tempo: il provvedimento – continua il dirigente - parla di rimozione immediata. Significa che saranno consentiti solo i tempi tecnici per ripristinare i luoghi».

In terza commissione il consigliere Gianmaria Santucci aveva ripreso l'argomento. E così «giovedì scorso un nostro funzionario è andato a verificare: lo smantellamento era sì iniziato, ma la maggior parte dei container è rimasta lì». Sono abitati? «Sono state notate delle persone, è da ritenere di sì». L'ordinanza può essere impugnata dalla Prefettura con un ricorso al Tar, se invece non sarà onorata senza motivazioni «si dovrebbe intervenire d'ufficio – spiega Capoccioni - a danno del responsabile. Ma non credo si arrivi a questo». E la pratica passerebbe ai lavori pubblici.

C'è molta attenzione sul tema, ci sono stati contatti con la Procura? «Certo: da qualche settimana ha acquisito tutti gli atti e mi ha ascoltato come persona informata dei fatti. Credo che abbiano una pratica sulla scrivania, poi non so se sarà riscontrato qualcosa a livello penale». La mossa era inevitabile, visto che il terreno su cui è sorto il centro è agricolo e i tempi per rimettere tutto a posto sono scaduti. «Mi ero illuso che in tempi ragionevoli avrebbero ripristinato i luoghi – conclude - ma non è che togliendo due o tre container si onora l'impegno. Un inizio che ha fatto ben sperare ma non è stato concluso. Gli avvisi alla Prefettura sono stati tanti, non c'è bisogno di altri. Nell'ordinanza si parla quindi di immediato ripristino, passeremo subito ai fatti. Non si possono aspettare anni».
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