LE CONSEGUENZE
E soprattutto gruppo che detiene il 100% di Gala Tech, dal 2015 in predicato di acquisire Solsonica e di avviarne un processo di reindustrializzazione. Un processo mai partito, anche se incredibilmente molti reatini sono convinti che a Colle Puzzaro si lavori ancora, e che ora rischia di non partire più se il crollo di Gala dovesse portare con sé anche la controllata Gala Tech. «E' la ragione per cui chiediamo da settimane di tornare al tavolo del Ministero dello Sviluppo con l'azienda - dice Luigi D'Antonio(Fiom Cgil) - c'è un accordo che prevede il riassorbimento dell'intera forza lavoro ex Solsonica entro il 2017 e c'è un piano industriale, che aveva messo a punto l'ex ad Antonio Perfetti, rispetto al quale si cercava un investitore. Noi partiamo da qui e chiediamo al Ministero di dare seguito a queste opzioni. Oppure a cercare soluzioni alternativeZ. Detto che Gala Tech da febbraio aveva sostanzialmente «disdetto» l'accordo sindacale, e che da aprile la situazione è precipitata sia sul piano finanziario e ora anche su quello commerciale, diventa veramente difficile pensare a una ripartenza di Solsonica, con i suoi ultimi 124 addetti. Ma a qualcuno interessa?
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