Ma in realtà Nerone, che si trovava ad Anzio, sarebbe tornato in città quando le fiamme ormai lambivano la sua residenza che egli aveva costruito per congiungere il palazzo (sul Palatino) e gli Horti Maecenatis (Domus Transitoria) e non sarebbe riuscito a salvarla.
Si sarebbe occupato di soccorrere i senza tetto, aprendo i monumenti (il Pantheon, le terme, il Porticus Vipsania e i Saepta Iulia e i giardini di Agrippa sul Campo Marzio, allestendovi dei baraccamenti e facendo arrivare i viveri dai dintorni. Il prezzo del grano sarebbe stato inoltre abbassato a tre sesterzi il moggio.
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