Santa Rosa, scatta l'esposto all'Anac, Rossi: «Gara dubbia»

Santa Rosa, scatta l'esposto all'Anac, Rossi: «Gara dubbia»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 4 Agosto 2017, 09:39
«In quel capitolato non c'è logica, presenteremo un esposto all'Anac: non è così che si fanno le gare». Santa Rosa finisce all'anticorruzione: Roberto Rossi, direttore generale della Clarin Italia tribune, dopo l'aggiudicazione dell'appalto per le tribune ha deciso di scrivere direttamente al presidente Raffaele Cantone. Perché «troppi punti non vanno bene».

A vincere è stato il gruppo Carramusa. Costo del biglietto: 45 euro a piazza del Plebiscito, 40 nelle altre, più la prevendita, l'1 e 2 settembre ticket a 2 euro. Rossi non ce l'ha con il suo competitor, ma con Palazzo dei Priori. «Il Comune dice - deve dare un giudizio se ne trae vantaggio la collettività o l'amministrazione». Quindi «l'attendibilità delle sponsorizzazioni cosa c'entra? Oppure il pregio tecnico delle tribune in funzione dell'anno di costruzione: sono come il vino? C'è l'annata buona e quella cattiva? Le tribune hanno delle norme ferree, indipendentemente dall'anno.

Poi, ammesso e non concesso che sia un criterio valido, come fai a controllare l'anno? È impossibile». Dovrebbe contare il progetto, secondo la Clarin, «anche perché se no i parametri risultano talmente torbidi continua Rossi da consentirmi di dare punti a chi mi pare». Come sulla presenza dei metal detector. «Ci sono vari tipi, noi li abbiamo previsti, ma il capitolato non è preciso, lascia dubbi». Ricorso al Tar? «Costa troppo e così ravvicinato al termine di consegna non cambierebbe nulla. Ma faremo un esposto all'Anac, perché non è così che si fanno le gare. Siamo un'azienda seria: stiamo montando 60 mila posti all'autodromo di Misano, costruiamo lo stadio del Crotone e quello del Frosinone».

Sui biglietti per l'uno e 2 settembre il sindaco Leonardo Michelini incontrerà Carramusa per tornare alla gratuità. «Dopo che uno ha vinto - commenta Rossi - come fai a dirgli adesso non li vendi più? Meglio che non mi esprima». Lo fa invece l'ex assessore Giacomo Barelli. «C'è stata una gara pubblica e i termini non possono essere cambiati dopo l'assegnazione. I timori sui forti aumenti dei biglietti alla fine sono confermati: pagheranno turisti e cittadini». Salvando chi fa impresa, Carramusa, che «fa egregiamente il suo lavoro: lo scorso anno uno dei migliori di sempre».
 
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