Inaugurazione stadio del Frosinone
Il questore: «Sicurezza garantita
in qualsiasi data». Ecco il piano

Il questore Filippo Santarelli e i suoi collaboratori in occasione della visita allo stadio "Mapei" del Sassuolo
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 6 Agosto 2017, 17:47
I lavori per  la nuova d'accesso dei tifosi ospiti allo stadio "Benito Stirpe" hanno ricevuto l’ok in Regione solo nei giorni scorsi. Il cantiere partirà nei prossimi giorni, ma l'opera dovrebbe essere ultimata non prima della fine dell’anno. La società giallazzurra vorrebbe inaugurare lo stadio il 16 settembre, in occasione della partita contro il Bari, forse il debutto potrebbe slittare al 30 settembre nel match con la Cremonese.

«Per noi le date non fanno alcuna differenza. - spiega il questore Filippo Santarelli - È chiaro che ci auguriamo la strada sia aperta il più presto possibile perché si tratta del percorso ottimale per gestire l’arrivo delle tifoserie ospiti nella massima sicurezza e senza alcun tipo di disagio. In ogni caso siamo pronti a gestire ogni tipo di situazione in attesa che i lavori vengano completati».

IL PERCORSO IN ATTESA DELLA NUOVA STRADA
In che modo? «La questione verrà discussa in seno al Comitato per l’ordine e la sicurezza che si riunirà in Prefettura - prosegue il questore - ma immaginiamo che il percorso più agevole sia quello che passa per viale Michelangelo fino alla rotatoria che incrocia con viale Olimpia, da qui passando davanti alla Curva Nord e alla Tribuna Est per giungere quindi allo spazio della Curva sud riservato agli ospiti. Come si vede di tratta di un percorso molto lungo che va messo in sicurezza considerando soprattutto che in più punti il passaggio dei tifosi ospiti s’incrocia con gli spazi riservati ai supporters giallazzurri. Dovremo quindi studiare le soluzioni per mantenere divise le strade di percorrenza. Questo ovviamente comporterà una perdita di parcheggi».

La strada di accesso dei tifosi ospiti, per quanto tra i più importanti, rappresenta soltanto uno degli aspetti della questione più generale sicurezza. Anche sotto questo punto di vista, il nuovo stadio del Frosinone calcio vuole essere all’avanguardia, sul modello degli stadi inglesi, ma anche di quelli di ultima generazione realizzati in Italia. Nel corso della progettazione, la Questura, dopo aver eseguito sopralluoghi negli stadi dell’Udinese e del Sassuolo, ha dato le indicazioni per rendere il “Benito Stirpe” uno spazio sicuro ma allo stesso un luogo in cui i protagonisti devono essere lo spettacolo sportivo e i tifosi.
VIDEOSORVEGLIANZA
Grande importanza avrà il sistema di videosorveglianza. Le telecamere saranno posizionate nei punti strategici, sia all’ingresso che all’interno. I lavori sono stati affidati alla stessa società, la Spark di Reggio Emilia, che si è occupata del “grande fratelllo” degli stadi dell’Udinese e del Sassuolo. La Questura, inoltre, ha premuto affinché le diverse aree dello stadio fossero collegate l’una con l’altro in modo da rendere più agevoli e rapidi gli spostamenti in caso di necessità.
SENZA BARRIERE
Da ultimo, ma è uno degli aspetti più importanti, le barriere. «Fatta eccezione per qualche punto, in cui ne sono state previste alcune alte circa due metri - spiega il Questore - in tutti gli altri le barriere arriveranno al massimo a un metro e dieci, come negli stadi europei. Il concetto è semplice: le protezioni sono fatte per essere scavalcate e l’esperienza insegna che rappresentano un fattore che alimenta l’ostilità. La loro assenza, al contrario, costituisce un elemento di integrazione tra le tifoserie e i giocatori. La sicurezza negli stadi non si gestisce alzando muri ma applicando le norme che ci sono e soprattutto con la certezza della pene. Mi riferisco soprattutto ai Daspo che, si sa, sono più temuti di un arresto o di una denuncia».
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