Cani e gatti vittime della crisi
​dall'Umbria vengono raccolte
60 richieste d'aiuto ogni mese

Cani e gatti vittime della crisi dall'Umbria vengono raccolte 60 richieste d'aiuto ogni mese
di Giovanni Camirri
3 Minuti di Lettura
Domenica 13 Agosto 2017, 16:20
PERUGIA - Animali vittime della crisi, boom di casi che diventano emergenza. Accade in Umbria dove, in particolare cani e gatti, stanno vivendo momenti difficilissimi, che spesso diventano l’anticamera dell’abbandono, a causa delle condizioni economiche in cui versano i loro proprietari. A spiegare il livello d’allarme che permea questo contesto è Mario Ceccarelli, folignate, presidente nazionale di Anpana (Associazione nazionale protezione animali e ambiente). «In Umbria - dice Ceccarelli - riceviamo tra le 40 e le 60 richieste al mese di aiuto da parte di cittadini che, anziani, vivono con la pensione minima o da soggetti che, nel privato, hanno perso il lavoro e non sanno come fare. E’ una situazione drammatica». «Le restrizioni economiche – prosegue Ceccarelli – che rendono difficile non più arrivare a fine mese, ma ragionare su come mettere insieme il pranzo con la cena sono spesso alla base delle problematiche che gli animali vivono come conseguenza delle profonde difficoltà patite dai loro proprietari. Molto spesso ci sono anche conseguenze indotte che vanno ad incidere sulla stessa salute degli animali domestici. Penso, ad esempio, alla scelta che sempre più spesso porta le persone che hanno animali ad acquistar mangimi di scarsa qualità non potendo più comperare quelli invece dedicati al loro cane o al loro gatto. L’abbassamento della qualità determina spesso anche problematiche di salute per questi animali e di conseguenza il ricorso a cure prima e alla somministrazione , in diversi casi anche di medicinali o prodotti di sostegno, che come si comprende hanno un costo complesso da sopportare. C’è poi la conseguenza estrema dove i soldi mancano anche per il cibo di bassa qualità – sottolinea – in questo caso si apre un baratro da cui è difficile uscire».
IL PROGETTO
Per far fronte alle emergenze Anpana ha avviato il progetto che si chiama “pet food assistance”. «Si tratta – dice Ceccarelli – di una scorta consistente di cibo, stoccata nelle nostre diverse sedi nazionali, che è pronta ad essere impiegata in contesti di emergenza v era, verificata e certificata come abbiamo fatto durante l’ultima crisi sismica nelle aree terremotate del Centro Italia. Questa esperienza – dice ancora – avrà una fase successiva regionalizzata e già da settembre andremo ad intervenire, con progetti mirati, su base locale, provinciale e regionale. Ovviamente si andrà a dare sostegno soltanto a quei casi di reale e comprovata difficoltà e in presenza di animali regolarmente detenuti e con tutte le carte in regola. Ciò, soprattutto, per garantire la tutela dell’animale stesso che è la nostra mission».
I VOLONTARI
La tutela ed il benessere animale, quindi, a causa della crisi che continua a sferrare colpi durissimi sta diventando anche una emergenza sociale che colpendo i proprietari, contestualmente colpisce gli animali domestici e su tutti cani e gatti. Animali che, in particolare in presenza di persone sole, sono di fatto gli amici con cui condividere affetto. In questo senso l’azione dei volontari dell’Anpana partendo dalla tutela e dal benessere degli animali va ad agire anche sulla serenità dei loro proprietari evitando situazioni estreme quali l’abbandono che fa registrare numeri non sottovalutabili tanto in Umbria quanto su scala nazionale. Basti pensare che è già attiva la raccolta e la predisposizione di coperte in vista del prossimo inverno. Un’azione semplice, in apparenza, ma strategica per dar confronto in presenza dei rigori stagionali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA