Castelli Romani, per la prima volta in 20 anni il Buy Lazio si tiene a Monte Porzio Catone

Castelli Romani, per la prima volta in 20 anni il Buy Lazio si tiene a Monte Porzio Catone
di Chiara Rai
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Lunedì 11 Settembre 2017, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 12:11
Per la prima volta in vent'anni i Castelli Romani ospiteranno il "Buy Lazio", il prestigioso workshop turistico internazionale che si terrà dal 14 al 17 settembre nello splendido scenario di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone.
Si tratta di un importante appuntamento che offre agli operatori turistici del Lazio l'opportunità di incontrare i operatori di tutto il mondo e attivare nuovi contatti d'affari. L'evento è promosso e organizzato da Unioncamere Lazio, in collaborazione con l'Enit, l'Agenzia Regionale del Turismo, le Camere di Commercio del Lazio e le Associazioni di categoria del turismo.

I numeri già promettono bene: 70 acquirenti  da nord Europa, nord America, Canada e Russia, 140 operatori del settore turistico del Lazio di cui 40 provengono dai Castelli Romani con un incremento, rispetto l'edizione dello scorso anno, del 30%.  E i risultati di "business" sono alti: su 1.500 incontri il 9% ha sottoscritto un contratto mentre il 30% ha portato avanti trattative. 

La grande novità di quest'anno è che Buy Lazio potrà contare sulla partecipazione dei Castelli Romani in una veste coordinata e compatta. L'accoglienza e l'organizzazione dello spazio Castelli Romani sarà affidata al lavoro coordinato della DMO Castelli Romani del Consorzio Sistema Bibliotecario che curerà l'iscrizione istituzionale e la comunicazione, del Parco Regionale Castelli Romani, della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini, del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, con la sua rete di imprese turistiche e dell'accoglienza Terre Ospitali, e della CNA Roma Castelli. Ciò si deve soprattutto alla proficua collaborazione che si è instaurata tra enti interessati al rilancio turistico del territorio castellano in collegamento con la valorizzazione delle PMI e delle reti d'impresa locali, con la presentazione degli strumenti innovativi al servizio di artigiani e commercianti per valorizzare il territorio e fidelizzarne i visitatori.

Al Buy Lazio 2017 ci saranno agenzie di incoming, alberghi, agriturismo e altri operatori del settore turistico avranno così la possibilità di fare rete. Per Luciano Peduzzi Presidente CNA Roma Castelli si tratta di una grande occasione: "Una grande opportunità per le attività economiche del territorio - commenta  - che devono puntare ad essere più competitive e attrattive come sistema". 

"Buy Lazio è un'occasione unica per i Castelli Romani - dichiarano i Presidenti di Comunità Montana, Parco
dei Castelli Romani e Consorzio Bibliotecario, Damiano Pucci, Sandro Caracci e Giuseppe De Righi - perché il territorio sarà, per quattro giorni, al centro dell'attenzione di operatori turistici internazionali. Già con la DMO Castelli Romani si lavora concretamente in questa direzione, con la promozione del territorio in forma congiunta e coordinata, e a maggior ragione è importante presentarsi insieme ad appuntamenti di queste dimensioni, che chiedono proposte sistematizzate, con un'offerta territoriale che racchiuda al proprio interno natura, cultura, storia, archeologia, tradizioni e tantissime attività per tutti i gusti, oltre a servizi ricettivi e di accoglienza di qualità".
 
Intanto c'è attesa per la festa del pane casareccio che si terrà nel week end a Genzano. Arrivata alla sua XXIX edizione, la Festa del pane casareccio è un inno alla tradizione, alle cose semplici ma genuine: "La nostra Festa ha come obiettivo la valorizzazione del prodotto tipico locale – ha spiegato il sindaco Daniele Lorenzon –. Il cibo non è solo vita, è anche ambiente, salute e tutela dei diritti umani. Il pane è uno dei prodotti che più viene buttato dalle famiglie italiane. Ma lo spreco non avviene solo tra le mura domestiche: il pane fresco invenduto dopo le 24 ore dalla produzione - se non può essere avviato all'alimentazione animale - va a finire in discarica. Dobbiamo contrastare lo spreco di cibo con ogni mezzo e promuovere il valore di una cultura alimentare ecosostenibile".​​ 
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