Terremoto, zone franche urbane:
c'è il rischio boomerang

Area del gusto ad Amatrice
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Giovedì 12 Ottobre 2017, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 13:13
RIETI - Zona franca urbana, a Rieti città si rischia l'effetto boomerang. Sarebbero decine le partite Iva aperte in questi ultimi mesi per sfruttare i benefici concessi a nuove imprese aperte nei comuni del cratere del terremoto, primi fra tutti l'esenzione dal pagamento di tasse e contributi. Misure valide per ciascuna impresa (commerciale e artigianale) di nuova costituzione, ma non per quelle già aperte sul territorio, a meno di non aver potuto dimostrare un calo di fatturato superiore al 25% nel periodo settembre-dicembre 2016. Una situazione che, di fatto, taglia fuori il grosso delle imprese locali, lasciandole totalmente esposte alla concorrenza (imbattibile) di quelle di nuova costituzione.

LO SCENARIO
L'allarme, lanciato nei mesi scorsi da Ascom (per il commercio), Cna (per l'artigianato) e dal sindaco di Leonessa Paolo Trancassini (per quei comuni ricompresi sì nel cratere ma non nelle condizioni estreme di Amatrice e Accumoli) si sta rivelando assolutamente fondato.

E investe in prima battuta Rieti, ma anche gli altri comuni dove con la ricostruzione specie le imprese edili e di costruzione potranno sperare di avere lavori senza dover pagare tasse e contributi. In città sono già diversi i negozi che hanno alzato la saracinesca contando su questi sgravi, e i commercianti vicini gridano alla concorrenza sleale e chiedono che la norma sia rivista e corretta: «Non ci ha fatto chiudere il terremoto, rischiano di farlo gli aiuti post terremoto», dice un commerciante del centro storico.

L'argomento è all'attenzione del neo commissario alla ricostruzione Paola De Micheli che in un'intervista a Il Messaggero ha fatto esplicito riferimento alla necessità di riconoscere ai Comuni con zone rosse una sorta di corsia preferenziale (come sempre chiesto dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi), «valutando di farvi durare di più le zone franche» (da 2 a 5 anni?) come di «introdurre le prime differenziazioni» per alcuni provvedimenti economici. Le misure dovrebbero essere pronte a giorni e dar corpo a un nuovo decreto del governo.
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