In un comunicato l'Ufficio stampa dell'esercito pachistano (Ispr) ha confermato la liberazione dei due e dei tre figli, nati durante la prigionia, e precisato che l'operazione è stata resa possibile da informazioni di intelligence Usa secondo cui ieri i sequestratori sono passati dal territorio afghano a quello della Kurram Agency pachistana. I cinque ostaggi sono stati liberati e «sono sani e salvi», ha assicurato l'Ispr, mentre sono già in corso le operazioni per il loro rientro nei Paesi d'origine. Il 31 agosto dello scorso anno i due avevano lanciato un disperato video-appello in cui sostenevano che le loro vite correvano «gravi pericoli» perché il governo di Kabul continuava a giustiziare i prigionieri jihadisti.
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