La scelta delle superiori: dal Tasso al Mamiani ecco le scuole d’eccellenza

La scelta delle superiori: dal Tasso al Mamiani ecco le scuole d’eccellenza
di Lorena Loiacono
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Giovedì 9 Novembre 2017, 01:29 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:03

Migliaia le scuole superiori in Italia, statali e paritarie, con il suo profilo individuale, difficile orientarsi nella giungla scolastica dell’offerta formativa ma, entro fine gennaio, le famiglie dei ragazzi di terza media dovranno farlo, scegliendo in quale scuola superiore iscriversi. E i criteri per prendere una decisione esistono. È possibile, ad esempio, conoscere i risultati ottenuti dai diplomati dei singoli istituti negli studi universitari o nel mondo del lavoro. A raccogliere queste informazioni è Eduscopio, il portale lanciato dalla Fondazione Agnelli, che stila classifiche facili da consultare tramite il sito. 

METODO
Quest’anno sono stati analizzati i risultati di 1.100.000 diplomati italiani nei tre anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14 in oltre 6.000 istituti superiori italiani. Le classifiche sono state suddivise per esiti universitari e per inserimento nel mondo del lavoro. Per i risultati ottenuti all’università sono stati presi in considerazione 700mila diplomati nei licei classici, scientifici e artistici e negli istituti tecnici in cui almeno un terzo degli studenti si iscrive poi all’università. Per inserimento nel mondo del lavoro sono stati invece considerati 400mila diplomati negli istituti tecnici in cui coloro che si iscrivono all’università sono meno di un terzo, e degli istituti professionali studiando la percentuale dei diplomati “occupati”, cioè che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni dal diploma e la coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto. 

Eduscopio unisce i dati dell’Ans, Anagrafe dello Studente, con gli open data della Scuola in Chiaro del Ministero dell’istruzione, normalizzando con metodi statistici le differenze che possono esserci nei diversi corsi di laurea. Confrontando però le singole scuole è difficile tenere conto del background sociale e famigliare degli studenti iscritti: da quartiere a quartiere cambia tutto, spesso anche da scuola a scuola. 

Nella Capitale tra i licei classici il podio viene assegnato agli storici licei Tasso, Mamiani e Alighieri. Perde invece una posizione il Kant che lo scorso anno fece un grande exploit piazzandosi terzo. Per trovare un classico paritario bisogna scorrere la classifica al 16esimo e 17esimo posto rispettivamente con Santa Maria e Massimiliano Massimo. Il Giulio Cesare scala la classifica salendo dal 16esimo posto al nono mentre il Virgilio scende dall’ottavo al decimo ma si piazza primo tra gli scientifici. Tra gli scientifici il Righi perde 2 posizioni, scivolando al 4 posto, come il liceo paritario San Giovanni Battista che si piazza quinto perdendo un posizione. Tra gli artistici si confermano primi via Ripetta e il Caravillani mentre tra i tecnici economici, per trovare lavoro in poco tempo, meglio rivolgersi al Copernico, al Bottardi e al Magellano. Per i professionali? Nel settore industriale quelli che garantiscono tempi brevi per un’occupazione sono Pertini, Cattaneo e Brodolini. 

LE ALTRE CITTÀ
A Milano sono molte le private paritarie tra le eccellenze. Primo classificato tra i licei classici, ad esempio, è il Sacro Cuore, al quarto e quinto posto con Alexis Carrello e San Raffaele. Tra gli scientifici il Sacro Cuore arriva secondo dopo il Volta, statale. A trovare un impiego nel minor tempo possibile sono invece i diplomati dei professionali, settore industria, Floriani, Settembrini e Facchinetti. A Torino, Cavour, Alfieri e Gioberti restano fissi sul podio rispetto al 2016 tra i classici, per gli scientifici l’Umberto I precipita al quarto posto, rispetto al primo di un anno fa.

A Napoli, tra gli scientifici scompare il Convitto Vittorio Emanuele II, che nel 2016 era al secondo posto, mentre tra i professionali nel settore industriale il più quotato è Saviano-Marigliano: trova lavoro un diplomato su 4: poco ma è il risultato migliore.

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