«Fotografare era il mio unico modo per raccontare l'ambiente in cui ero costretta a stare – dice Marta – o meglio, spesso fotografavo ciò che la mia vista non mi permetteva di cogliere pienamente con la speranza di poter rivedere il tutto una volta superato questo calvario. In quei giorni i miei compagni di viaggio sono stati il mio smartphone e poi una fotocamera compatta regalatami da alcuni amici, non avevo nemmeno le forze per maneggiare la mia reflex»
E ora sorride davanti a quegli scatti, con ancora più voglia di vivere e di apprezzare tutte quelle piccole cose che, spesso, diamo per scontate nella quotidianità di ogni giorno. «Adesso ho una gran voglia di vedere il mare, di sentire il vento in faccia, di fare lunghe passeggiate in montagna. Cose che amavo anche prima ma che ora hanno un sapore diverso, nuovo. Nei giorni in cui ero in ospedale mi sono tenuta in contatto con delle persone che mi hanno incoraggiato a portare avanti questo progetto. Spero che questo lavoro possa aiutare soprattutto chi si trova a vivere un periodo drammatico come quello che ho vissuto io. Il mio vuole essere un invito a non mollare mai». Il 21 novembre partirà la raccolta fondi online che servirà per finanziare la stampa del libro, mentre la presentazione ufficiale del progetto si terrà mercoledì 6 dicembre, ore 18, alla sala Tosti dell'Aurum di Pescara.
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