«Nuova Pescara capoluogo di Regione»:
il Pd prende le distanze da Cantagallo

«Nuova Pescara capoluogo di Regione»: il Pd prende le distanze da Cantagallo
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Domenica 12 Novembre 2017, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:12
L'AQUILA - «Le parole del segretario regionale del Partito democratico Marco Rapino sono la risposta più chiara e netta possibile a quella che è una dichiarazione singola di un esponente del partito. Il capoluogo di Regione è e resta L'Aquila, ed è questa la posizione degli organi dirigenti, dei rappresentanti istituzionali, della comunità del partito». Lo sostengono, in una nota, gli esponenti del Pd: Marco Rapino, Francesco Piacente, Pietro Di Stefano, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Americo Di Benedetto, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Stefania Pezzopane, Giovanni Lolli, Pierpaolo Pietrucci.

«Cercare visibilità attorno al lavoro del Pd in Regione per i territori - è scritto in una nota - , offrire il destro a polemiche strumentali lascia il tempo che trova. Il Partito democratico rimane a tutti i livelli al lavoro per lo sviluppo dell'Abruzzo e del suo capoluogo, L'Aquila. Valgono come esempi dell'attaccamento della comunità del Pd all'Aquila i fatti, e non le chiacchiere, a cominciare dai miliardi stanziati dal governo Renzi per la ricostruzione, la scelta di farne una delle cinque città italiane dove si sperimenterà la rivoluzione tecnologica del 5G, gli investimenti nel comparto della formazione con lo sviluppo del GSSI, solo per fare pochi esempi».

LA NOTA DI CANTAGALLO
Questa la nota choc di Enzo Cantagallo, ex sindaco di Montesilvano e segretario cittadino del Pd: "Le prossime settimane saranno decisive per l'approvazione della legge regionale n° 206, conosciuta meglio come “Costruzione della Nuova Pescara”. Il Consiglio regionale sarà chiamato a svolgere un lavoro non facile, di grande responsabilità e coraggio. Approverà una legge che con un colpo di spugna cancellerà la storia di Montesilvano e Spoltore, lasciando ai posteri la valutazione sulla nuova città nascente che andrà nel tempo ad amalgamarsi con risultati ancora tutti da scoprire. Ribadendo che sarebbe una follia attuare questo processo in tempi così brevi, meno di un anno effettivo, sottolineo il rischio di un salto nel buio senza percorrere insieme la necessaria fase di fidanzamento, dove si dovranno affrontare questioni vitali per il futuro della nuova città. Penso a vari aspetti. Quello finanziario, che con Pescara in predissesto necessita sicuramente di un intervento del legislatore nazionale, penso all'esigenza di una nuova governance per la gestione dei rifiuti, l'unificazione del servizio di Polizia Municipale come quella dei Servizi sociali, da offrire alle persone in difficoltà. Tutti temi da non trascurare per la costituzione di una nuova ambiziosa realtà. Questo è l'appello che lancio al presidente D'Alfonso e a tutti i consiglieri regionali. La Nuova Pescara non potrà prescindere dal ruolo di capoluogo di regione. Se s'istituirà questa grande città, di circa 200mila abitanti, dovrà essere il motore dell'economia, del turismo e della crescita imprenditoriale per garantire un reale sviluppo.
Dovrà quindi avere anche tutti gli strumenti necessari, che solo i capoluoghi hanno, per recitare un ruolo da protagonista nei tavoli importanti dove si dividono ingenti risorse, per cambiare volto e prospettiva alla nostra nascitura città. So bene che ci vuole coraggio, ma questo non manca al presidente D'Alfonso, e voglio appellarmi anche ai consiglieri regionali, soprattutto quelli eletti nella provincia di Pescara. Questo è il momento decisivo: facciamo la storia vera per il futuro dell'Abruzzo, e sarà fondamentale approvare la legge già con la Nuova Pescara capoluogo di regione".


DE MATTEIS - “Cantagallo se non avesse parlato seriamente potrebbe essere il degno attore di una sceneggiata napoletana”. A dirlo è il Capogruppo di FdI-AN, Giorgio De Matteis, che aggiunge: “E’ evidente che le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Se voleva essere una provocazione ha clamorosamente fallito, viste le dichiarazioni del suo partito, se voleva parlarne seriamente ha dimostrato una assoluta ignoranza dello Statuto regionale - continua De Matteis - In tempi nei quali le divisioni del passato sono superate dai temi attuali, c’è ancora qualche nostalgico di scontri e di inutili divisioni. A Cantagallo - conclude - regaleremo una copia dello Statuto regionale”.


 
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