Solo una ragazzina si è costituita parte civile nel processo. Nei suoi confronti, al termine del giudizio condotto con rito abbreviato, il giudice ha riconosciuto una provvisionale di risarcimento danni da 14mila euro. L'inchiesta era scattata lo scorso marzo. I carabinieri avevano arrestato il bidello dopo averlo filmato in comportamenti sconvenienti attraverso videocamere nascoste nella scuola. L'imputato, prossimo alla pensione, difeso dall'avvocato Francesco Nucera, ha sempre respinto ogni accusa. Il legale ha già annunciato il ricorso in appello.
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