Settimana del baratto, notte e colazione gratis nei b&b se si porta ciò che serve al gestore

Il disegno che illustra l'iniziativa è di Angelo Ruta
di Silvia Donat Cattin
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Venerdì 17 Novembre 2017, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 16:37
Non solo confetture fatte in casa, collezioni di Dylan Dog, vinili, prodotti tipici o un aiuto per sistemare il giardino, adesso gli 800 gestori dei bed&breakfast aderenti alla Settimana del Baratto chiedono ai loro ospiti, in cambio di pernottamento e colazione gratis, di implementare i loro servizi web, magari anche con scatti professionali: vanno per la maggiore soprattutto il restyling dei siti e la creazione dei canali social.
Quindi, per informatici, grafici e content manager sarà stato un gioco da ragazzi aderire dal 13 al 19 novembre alla nona edizione di una delle iniziative più interessanti del web. Basta andare sul sito settimanadelbaratto.it e scegliere tra le numerose schede dei B&B, corredate, come di consueto, di foto, descrizioni del posto e recensioni degli utenti.

Una volta trovata la meta però si dovrà capire se è possibile soddisfare i desiderata dei gestori. Alcuni non hanno una lista specifica e allora c'è un margine di contrattazione. Ma non è sempre facile accontentarli, «come un B&B di montagna - racconta una delle organizzatrici, Clara Corallo - che l'anno scorso voleva nientemeno che un asinello. Oppure un altro in Valtellina che cercava gente forte per rimuovere tronchi d'albero e fare legna». Anche i clown non sono andati male: «Infatti uno spettacolo di giocoleria è stato accolto con gioia per intrattenere tutti i bambini presenti». Tra le richieste curiose, anche oggetti particolari come «i roller blades o gli specchi vintage, mentre una collezionista di Roma voleva degli occhiali che fossero il più stravaganti possibile». Per i casi realizzabili comincia tutto con un click sul tasto “Contatta&Baratta” del form. Una volta inviato ci si mette in attesa di una risposta via mail. Se la proposta viene accettata, il baratto è fatto e si parte. Altrimenti pazienza. L'importante comunque è tentare e soprattutto non dimenticare di portare con sé l'occorrente per onorare l'accordo raggiunto. Parole d'ordine: fantasia, flessibilità, divertimento.

E, chi non ha fatto in tempo, per la terza settimana di novembre, può sempre rimediare andando sul sito BarattoBB.it, che raccoglie una parte delle strutture che praticano il baratto tutto l'anno. «Abbiamo ricevuto più di 3.000 richieste dagli utenti del sito attraverso il modulo “Contatta&Baratta” - spiega Corallo - ma quella che sta andando meglio è la pagina Facebook». Tutto è nato dal sito madre bed-and-breakfast.it al quale aderiscono 15.000 realtà.
 «L'iniziativa scaturisce dal fatto che 9 anni fa - ricorda la marketing manager - ci siamo accorti che un B&B del nostro circuito, VillaVillacolle a Bosa, in Sardegna, praticava con successo il baratto tutto l'anno e così gli abbiamo rubato l'idea». Il loro è stato definito “il primo B&B anticrisi”, dove non si paga, ma si baratta. I due titolari, Ilaria e Alfredo, con il loro bambino, hanno inventato una formula perché alla ricerca di un cambiamento di vita. Lo si legge sul loro blog, in cui raccontano l'esperienza felice di essersi messi a viaggiare per l'Italia, ospiti di tutti coloro che hanno ospitato a loro volta. Una bella storia. Entusiasti della Settimana del Baratto si sono dimostrati anche i turisti stranieri. Mossi dai riflettori puntati sull'iniziativa da media prestigiosi come The Guardian, Traveler, Sunday Times, solo per citarne alcuni. Proprio per loro è stata creata ad hoc la piattaforma BarterWeek.com, gemella internazionale dell'appuntamento nostrano, che avrà luogo nello stesso periodo dell'anno ma il debutto avverrà nel 2018.
«Per ora l'aggregatore raccoglie 105 bed&breakfast aderenti di una sessantina di paesi - afferma Corallo - ma contiamo di farne molti di più». Intanto la dimensione virtuosa del dono si fa sentire, allargando a macchia d'olio i risvolti. In Uganda, ad esempio, il Bangalue (nel distretto di Mbale), gestito da uno studente impegnato in un piano di aiuti per i bambini svantaggiati del posto, ospiterà gratuitamente i viaggiatori che arriveranno con libri, pc e tutto quello che serve alla scuola creata nell’ambito del programma umanitario. Qui niente asinelli, grazie.
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