Sicuramente sono rimasti scioccati gli studenti, la maggior parte tredicenni, che hanno assistito al pestaggio all'interno dell'istituto comprensivo «Bianca». La vittima, di corporatura robusta e in perfetta forma fisica, non ha reagito alle botte di quei genitori che sono piombati come furie nel cortile della scuola, si sono fatti indicare chi fosse l'insegnante dal figlio, e poi hanno aggredito quell'uomo. Ancora non sono chiari i motivi che hanno spinto la coppia al folle gesto, compiuto davanti a decine di studenti.
L'episodio è accaduto a metà mattinata: il professore stava accompagnando una classe di terza media per l'orientamento informativo in un vicino liceo, quando è stato avvicinato dai genitori del suo alunno. La coppia, padre operaio di 47 anni e madre casalinga di 33, hanno cominciato a urlare e picchiare l'uomo. A fare scattare quella reazione così violenta sarebbe stata una telefonata del figlio, dodicenne, che avrebbe raccontato di un rimprovero avvenuto quella stessa mattina. I dettagli non sono ancora chiari.
I genitori, denunciati per lesioni e interruzione di pubblico servizio, hanno dichiarato ai carabinieri di essere stati contattati dal figlio che avrebbe raccontato di urla nei suoi confronti e anche di un libro lanciato in testa.
Ma si tratta di dichiarazioni che dovranno essere verificate. E dovrà essere chiarito come abbia fatto il ragazzino ad avvisare i genitori perché i telefoni cellulari vengono requisiti all'inizio delle lezioni, proprio perché la scuola ne vieta l'uso. E non è chiaro come sia avvenuto il rimprovero: i militari dell'Arma sentiranno domani il docente per avere chiarimenti. Hanno potuto raccogliere le testimonianze solo degli altri insegnanti che hanno assistito alla brutale aggressione.
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