L'Abruzzo disposto a smaltire i rifiuti di Roma

L'Abruzzo disposto a smaltire i rifiuti di Roma
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Venerdì 12 Gennaio 2018, 10:21
Trentanovemila tonnellate di rifiuti indifferenziati in novanta giorni: tanto arriverà da Roma Capitale negli impianti abruzzesi di Deco e Cogesa. Ieri mattina, nella riunione della giunta regionale convocata a Pescara, l’Abruzzo ha dato il via libera alla proposta di accordo di programma con la Regione Lazio in favore del Comune di Roma. Dunque è questa la dimensione dell’operazione di solidarietà fortemente caldeggiata nei giorni scorsi dal governatore Luciano D’Alfonso, previa acquisizione dei dati tecnici essenziali. Per questo motivo il presidente ha definito la delibera adottata come un atto di «verità»: «Sono chiarite le quantità rispetto alle cifre circolate in questi giorni: si tratta di 39mila tonnellate, aggiuntive rispetto a quelle già conferite dalla città di Roma dal 2014. Verità perché si chiariscono i tempi: si tratta di un’autorizzazione limitata a 90 giorni. Verità perché la disponibilità riguarda esclusivamente il trattamento dei rifiuti, e in questo senso è un'operazione di soccorso istituzionale».

I costi del trasporto dei rifiuti saranno interamente a carico dell'Ama, la società partecipata del Comune di Roma. La delibera assumerà efficacia solo dal momento in cui si conoscerà l'esatto numero dei passaggi sul territorio abruzzese dei mezzi deputati al trasporto in discarica ed al successivo trasferimento dei rifiuti trattati. Inoltre, la Giunta regionale ha stabilito di affidare all'Arta (l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) il monitoraggio della qualità dell'aria di risulta nelle aree interessate da queste operazioni. Infine, si è deciso di convocare in Regione una riunione, a stretto giro, con i sindaci dei Comuni interessati e con i gestori degli impianti coinvolti per il trattamento.

«Abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarietà istituzionale ad una richiesta di solidarietà istituzionale – ha commentato il presidente Luciano D’Alfonso -, una richiesta che è stata anche ribadita dalla famosa lettera della sindaca Raggi, una richiesta che in precedenza era stata fatta da Ama in una interlocuzione con le aziende dedicate di Regione Abruzzo. Ed è una richiesta, questa, aggiuntiva rispetto all'accordo di programma già in esercizio tra Regione Abruzzo e Regione Lazio». Il governatore, subito dopo l’approvazione, ha anche spiegato nei dettagli i termini del provvedimento: «Abbiamo adottato la delibera numero 1 del 2018 con la quale acconsentiamo per 90 giorni, sulla base degli elementi che ci sono stati forniti e sulla base anche di elementi ulteriori che dovranno arrivare poiché abbiamo posto la condizione dell'arrivo degli ulteriori elementi che so in lavorazione presso Ama, per esempio quelli riguardanti il numero di passaggi quotidiani di trasporto, che verranno ad impattare sulla viabilità minore». «Poi - aggiunge - abbiamo imposto anche uno speciale monitoraggio da parte dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) per quanto riguarda quei luoghi per la verifica della qualità dell'aria. La quantità dei rifiuti non può superare 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture. Abbiamo anche posto una ulteriore condizione: faremo ad horas una riunione con i tre sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e anche con Ama per dettagliare un protocollo di perfetta collaborazione, poiché vogliamo allineare i linguaggi collaborativi tra chi ha bisogno e chi deve corrispondere a questo bisogno. Abbiamo anche preteso - conclude - di poter toccare con mano, al termine dei 90 giorni, la ulteriore capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma».

Visto che l’operazione è stata circoscritta nei tempi e nelle dimensioni, al momento sembra rientrare la protesta del sindaco di Chieti Umberto Di Primio, che aveva minacciato il blocco dei camion in transito: «Ho appreso le notizie sulle decisioni assunte, nelle ultime ore. Dopo il silenzio di questi giorni, bene ha fatto la Regione ad accogliere le nostre richieste dettate dal buon senso e dalla responsabilità nei confronti del nostro territorio e verso la salute dei cittadini. Ora aspettiamo di sapere quanti rifiuti e mezzi attraverseranno le nostre strade: certo è che non abbasseremo la guardia».
 
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