«Gli impianti sono sovraccarichi - denuncia la Funzione pubblica della Cgil - dovrebbero contenere al massimo 750 tonnellate di indifferenziato da trattare, non 4 o 5 mila come capita nei momenti peggiori. Dovrebbero essere vuoti alla fine dei turni e manutenuti. Quel cingolato e quell’operatore, su quel cumulo, non dovrebbero mai operare».
«Ci stupisce che, passato un anno e mezzo, dopo i primi blitz e le dirette streaming, la situazione sia persino peggiorata, al netto di qualche intervento di manutenzione che abbiamo ottenuto dopo che il sindacato - conclude la Cgil - ha sollevato il caso in seguito a un incidente sempre capitato a causa della percorrenza di un mezzo sopra i cumuli. In quel caso la benna toccò il tetto facendo crollare una lastra di cemento. Lo ripetiamo da sempre: la situazione è grave. La città paga le troppe scelte sbagliate del passato».
«L'impianto di trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia - replica l'Ama in una nota - ha funzionato regolarmente sia nella giornata di ieri sia nella giornata di oggi. E' assicurata la piena funzionalità di questa struttura, che da alcune settimane è stata tra l'altro dotata di un secondo braccio operativo a ragno».
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