La delegazione era guidata dal Patriarca Luis Sako che ha illustrato il quadro generale. Prima di Natale Sako intervistato dal Tg2000 ha commentato una inchiesta fatta dalla Ap sulla liberazione di Mosul che ha rivelato il tributo di sangue pagato dagli abitanti della città nord-irachena; con 9-11 mila civili morti per la liberazione dall’Isis. Nei nove mesi, da ottobre 2016 ad agosto scorso, necessari per liberare Mosul, 3200 civili sono morti sotto le bombe e i colpi di mortaio della coalizione a guida Usa, che ha riconosciuto la responsabilità per solo 326 vittime. Altre 3 mila circa sono state trucidate dall’Isis. Mentre di ulteriori 4000 donne, uomini e bambini, uccisi nei quartieri martellati da tutti gli attori in guerra, non è stato possibile stabilire la responsabilità.
«È una cosa terribile – aveva detto il Patriarca cattolico iracheno - Abbiamo seguito questi bombardamenti per la liberazione di Mosul. La responsabilità è di tutti. La prima grande responsabilità è del movimento terrorista Isis, che ha un’ideologia terribile, cieca, ma anche di chi è stato dietro all’Isis, chi l’ha finanziato e fatto entrare nelle città a cacciare la gente. Qui ci sono 3 milioni di rifugiati. La verità è chiara, bisogna solo aprire gli occhi. Tutti sanno la verità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA