L’intuizione è di Giulia Giontella, avvocato romano trentatrenne, che anni fa ha deciso di abbandonare la toga per diventare fioraia e fondare la sua azienda “Flority Fair”, che si occupa di fiori a chilometro zero, a cui ha affiancato il sito www.fiorimarci.com e racconta: «L’idea nasce parlando con un mio amico che mi ha confidato che la ragazza che gli piace lo tratta male e mi ha detto che si meriterebbe proprio dei fiori marci. Ed è da questa battuta che ho pensato di tramutare le energie negative in un po’ di sana ironia e innocua vendetta, nell’inviare fiori decadenti, ai vostri cari antipatici. Il tutto garantito dal totale anonimato e affiancato dal messaggio che si preferisce o che ricorda la legge del Karma secondo la quale ad ogni causa corrisponde un effetto e ogni azione genera un risultato. Immaginate l’espressione nel loro volto quando entusiasti di aver ricevuto un pacco regalo da uno sconosciuto ammiratore, aprendolo scoprono che si tratta di un bouquet di fiori puzzolenti e appassiti, proprio come il torto che hanno inflitto a voi».
«La mia iniziativa si contrappone al fenomeno degli haters sui social e su internet, invece di fare un commento negativo su una foto o spendere parole pesanti, si può fare un gesto quasi terapeutico, inviando un fiore appassito magari anche con ironia e con un sorriso. Ho accolto così l’invito dei buoni propositi 2018 di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, di combattere gli haters. Convogliare la negatività che inevitabilmente assorbiamo quotidianamente dalla società, in un’azione catartica che sia leggera e liberatrice», spiega Giulia.
Ed ecco allora che si può scegliere tra tante tipologie: il bouquet decapitato, i girasoli mosci, il mazzo psyco, quello puzzola o il mazzo di rose secche e ancora “Sto ceppo di Pianta”, che simboleggia l’aridità della persona che la riceve. Oltre a questi, per chi se lo merita non ci sono solo i fiori del castigo, ma anche quelli del perdono: ed ecco allora la possibilità di scegliere un bel mazzo di tulipani o fiori freschi di stagione, che sono sempre un bel modo per chiedere scusa.
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