«L'invalidità c'è, nessun raggiro»
Si difende il meccanico
denunciato dai carabinieri ad Anagni

«L'invalidità c'è, nessun raggiro» Si difende il meccanico denunciato dai carabinieri ad Anagni
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Venerdì 9 Febbraio 2018, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 17:46

«Ad oggi al mio cliente non risulta nessuna comunicazione ufficiale in relazione all’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. E sono certo che riusciremo a spiegare le nostre ragioni nelle sedi dovute». Si è espresso così ieri mattina ad Anagni Daniele Natalia, il legale difensore di S.M ., il 63 enne residente della città dei papi denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato per aver percepito (dal marzo del 2015) una pensione di invalidità (280 euro circa) e, successivamente dal luglio del 2016 un assegno di accompagno (480 euro al mese). Soldi ai quali, secondo gli inquirenti, l’uomo non avrebbe dovuto aver diritto, essendo stato sorpreso a lavorare nella sua officina. L’uomo è stato anche denunciato per gestione illecita di deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi non autorizzata essendo stato trovato nelle vicinanze della sua officina un discreto quantitativo di rifiuti pericolosi non autorizzati. Nel frattempo i carabinieri di Anagni stanno svolgendo specifici accertamenti (anche presso le strutture che lo hanno visitato) per verificare come S.M. sia riuscito ad ottenere entrambi gli assegni.
LA STORIA
Di tutto questo ha parlato ieri l’avvocato Natalia, ricostruendo nel dettaglio la storia. «Il mio cliente-ha detto il legale- per tanti anni ha esercitato la professione di meccanico nella sua officina. Poi, qualche anno fa, ha avuto seri problemi cardiovascolari e di tipo motorio ( può camminare solo con la stampella), che lo hanno costretto ad abbandonare l’attività di meccanico. Ovviamente però –ha sottolineato Natalia-la sua officina non è stata smantellata. Sicuramente qualche suo amico e conoscente avrà voluto utilizzare le sue attrezzature per qualche riparazione. Mi spingo anche a dire che lui sarà stato sul posto a dare qualche consiglio in merito. Faccio un esempio: se un amico doveva cambiare l’olio, lui (dalla sedia) gli diceva come fare. Ma da qui a dire che ha truffato lo Stato perché lavorava nonostante la pensione di invalidità, credo che passi molta strada».

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