M5S, Lezzi: «Chiedo ricevute dei bonifici eseguiti»

Dopo il servizio tv delle Iene
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Lunedì 12 Febbraio 2018, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 11:57
«Domani mattina andrò in banca per farmi rilasciare tutta la documentazione che accerta che i bonifici fatti in questi anni non siano stati revocati». Questo il post scritto su Facebook in modo piuttosto precipitoso dalla senatrice M5S Barbara Lezzi dopo il servizio delle Iene. Interessante uno dei tanti commenti spuntati sotto: «E se non lo sai tu se sono stati revocati chi può saperlo? Ci prendi per idioti?». Ma chi commenta non sa l'altissimo grado di paranoia che è scattato dentro il Movimento e nei vertici che non sanno più chi ha fatto cosa.

Il plenipotenziario M5S Massimo Bugani da Bologna esprime tutta la rabbia di queste ore: «I nostri portavoce hanno tolto dai propri stipendi 23,2 milioni di euro per finanziare la piccola e media impresa. Vero, non sono 23,4 e cacceremo a calci chi ha fatto finta di versare e non ha versato. I partiti che non hanno mai restituito un euro a nessuno e sono pieni di condannati e impresentabili abbiano la decenza di tacere».

II primo a parlare dopo il servizio tv delle Iene è stato invece Stefano Buffagni, candidato M5S all'uninominale di Milano e consigliere lombardo uscente. Buffagni si dice schifato e invoca un repulisti: «Cacciamo i mercanti dal tempio», tuona su Facebook.

I parlamentari intanto vanno in banca a recuperare le prove dei loro bonifici come richiesto dai vertici. Lezzi ribatte nei commenti che  nonostante lei abbia tutte le ricevute «caricate sul sito, le iene hanno scoperto che un paio di colleghi revocavano i bonifici entro le 24 ore e quindi intendo ottenere dalla banca l'elenco dei bonifici andati a buon fine».

 Lo scandalo morale dei bonifici taroccati ad arte dai pentastellati si allarga a macchia d'olio. Dopo Andrea Cecconi e Carlo Martelli che pubblicavano le ricevute dei bonifici che poi prontamente annullavano, spuntano Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi. I due senatori pentastellati sono gli altri due parlamentari uscenti a finire nel mirino delle Iene per il trucco dei bonifici falsificati. Nel servizio tv pubblicato sul sito della trasmissione l'inviato delle Iene chiede a Lezzi e Buccarella se siano in regola con i versamenti al fondo delle Pmi. Versamenti che sono un obbligo orgogliosamente autoimposto e cavallo di battaglia del Movimento.

La scena è questa: Filippo Roma delle Iene sale sul palco e chiede a Di Maio:
«Di Maio vuole chiedere a Lezzi e Buccarella se sono in regola?». E Di Maio si gode, per così dire, la scoperta in diretta: «Vai, chiediglielo tu». Buccarella a domanda diretta non risponde e solo in un secondo momento dice di essere in regola.
Lezzi, indossa il sorriso addestrato nei corsi di comunicazione e dice che sì, certo,
«si può controllare online». Ma il problema è che le Iene hanno controllato davvero. E i vertici M5S vogliono pure verificare tutti i versamenti di tutti. Per questo lei su Facebook scrive «ora chiamo la banca per vedere se i bonifici sono stati revocati». Come se averli eseguiti o revocati non riguardasse l'intestario del conto, cioè lei.
E così il partito della rete corre in banca a prendere delle vecchie distinte di pagamento cartacee. 
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