Nel corso della contestazione a Livorno, i manifestanti hanno intonato anche cori contro la leader Fdi che dicevano "Giorgia Meloni a testa in giù" e "Devi scoppiare fascista".
A #Livorno i centri sociali ci impediscono persino di passeggiare nella piazza.
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 13 febbraio 2018
Ecco la DEMOCRAZIA di cui parlano tanto. Cosa pensano le anime belle della democrazia?
Minniti, Boldrini, Grasso, Renzi e Gentiloni dove siete? pic.twitter.com/vMWiyp3O67
L'auto è stata circondata dai manifestanti: il veicolo, che era protetto dalle forze dell'ordine, è comunque riuscito a partire alla volta di Pontedera (Pisa), dove Meloni aveva in programma un'altra iniziativa. Secondo quanto spiegato da Fdi sarebbero stati tirati calci alla macchina. Tra quanti hanno preso parte alla contestazione, secondo quanto appreso, ci sarebbero persone appartenenti all'area antagonista.
«A Livorno oggi le due Italie che si confrontano il prossimo 4 marzo: da una parte Fratelli d'Italia che parla con i commercianti, con le persone comuni, di sicurezza, di tutela del piccolo commercio, di identità, di marchio italiano. Dall'altra i soliti quattro deficienti dei centri sociali che quattro giorni fa in branco prendevano a calci un brigadiere dei carabinieri mentre era a terra e che oggi vogliono impedire a me di parlare. Scegliete da che parte stare, italiani. Scegliete se stare dalla parte degli antidemocratici o della democrazia e della libertà», ha commentato Meloni. In una nota del partito si afferma che Meloni «è stata aggredita dai centri sociali con sputi, cori e lanci di bottiglie e che non ha potuto ultimare il giro di incontri con i commercianti e i cittadini come previsto dell'agenda degli appuntamenti della giornata». «Ringrazio il lavoro impagabile delle nostre forze dell'ordine che hanno svolto anche oggi un servizio esemplare per fronteggiare i soliti vigliacchi dei centri sociali che volevano impedirmi di passeggiare e incontrare i commercianti», ha aggiunto Meloni.
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