Avezzano, massacrata di botte prima di morire

Avezzano, massacrata di botte prima di morire
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Mercoledì 14 Febbraio 2018, 10:42
A Colli di Monte Bove, il giorno del delitto, in tanti hanno notato Andrei Deru, 52 anni, romeno, in carcere con l’accusa di omicidio volontario, che aveva un atteggiamento violento nei confronti di Catalin Bucatarula Iuliana, 38 anni, rinvenuta agonizzante, il 5 novembre scorso, nell’abitazione in cui assisteva un anziano invalido. L’anatomopatologo, Cristian D’Ovidio, nominato dal Pm Maurizio Cerrato, che ha eseguito l’autopsia sulla donna, oltre alla testa fratturata ha rilevato che molti denti erano caduti. Per questo l’accusa sospetta che siano stati i colpi inflitti dall’uomo alla donna a procurarne la caduta. Ma sarà la relazione del perito a togliere ogni dubbio su questo aspetto. Anche il viso della donna era tumefatto. Non si esclude che siano stati i colpi violenti dell’uomo, in preda ad un raptus di gelosia, a procurare tale stato.

L’uomo però nega ogni accusa. «Non sono entrato in quella casa, l’ho accompagnata fino all’uscio e sono andato via» ha raccontato ai carabinieri di Carsoli durante il primo interrogatorio. Anche nelle intercettazioni non si è mai tradito. «Non voglio finire in carcere, non l’ho uccisa io»- precisava. Certo gli indizi raccolti dalla Procura di Avezzano sono fondati e oggettivi e per questo l'indagato è stato arrestato dal Gip del Tribunale di Avezzano. Non è escluso che il magistrato inquirente, appena in possesso della relazione del perito, chieda direttamente il processo per omicidio volontario nei confronti del romeno. Il legale, Paolo Frani, convinto dell' innocenza del romeno, a giorni presenterà la richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame.
 
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