Lazio, confronto tv. La Lombardi non va. Pirozzi contro Parisi e Zingaretti

Lazio, confronto tv. La Lombardi non va. Pirozzi contro Parisi e Zingaretti
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Venerdì 2 Marzo 2018, 15:43 - Ultimo aggiornamento: 22:06
Una sedia vuota, quella di Roberta Lombardi. Poi gli altri, otto, tutti presenti. Ultime scintille al dibattito organizzato dal Tgr con i candidati alla presidenza del Lazio. Sergio Pirozzi è andato a testa bassa contro Zingaretti e Parisi. «Pochi giorni fa l'assessore regionale è andato a Borbona a inaugurare le case ma non è venuto ad Amatrice in questi giorni quando si rompevano le tubature dell'acqua e lì i lavori li ha fatti la Regione. Ieri poi - ha proseguito - ho assistito al tentativo del candidato del fu il centrodestra di andare ad Amatrice, che non sapeva dove era, per parlare di Bertolaso che non c'entra niente. Questa è stata una pagina brutta ed io sono indignato».

Stefano Parisi, a nome del centrodestra, è andato dritto al punto: «Noi siamo l'unica forza che può raggiungere l'obiettivo di una buona amministrazione, con coraggio il Lazio può diventare un modello, così come deve essere». Duro contro il leader di Epi il candidato civico, ma di area centrodestra, Sergio Pirozzi: «Se il centrodestra perderà non mi sentirò responsabile - ha detto il sindaco di Amatrice - perché sono d'accordo tutti, c'è stata una spartizione a tavolino» delle Regioni Lazio e Lombardia tra gli schieramenti: «Inoltre - ha detto ancora - ci sono persone vicine a Parisi che collaborano con Carrai, il centro di potere di Renzi».

Il governatore uscente Zingaretti ha attaccato il Comune: «La questione dei senzatetto di Ss Apostoli è l'ennesimo tragico atteggiamento arrogante del Campidoglio che ha buttato in mezzo alla strada delle persone senza alcuna speranza, che ormai da settimane vivono sotto le tende dentro il sagrato di una chiesa».


Botta e risposta sui diritti e l'immigrazione tra Casapound con Mauro Antonini e Civica Popolare con Jean-Leonard Touadì. Secondo l'esponente di Casapound «gli italiani sono vittime di razzismo al contrario, noi siamo per
mettere prima gli italiani in tutto, nelle graduatorie e nei servizi».

Touadì, di origine congolese e già oggetto sui social di insulti di matrice razzista, ha replicato citando la
Costituzione: «A differenza di Casapound - ha spiegato - pensiamo che la persona sia al centro dell'intervento, lo Stato deve intervenire per evitare la guerra tra poveri. È in questo la convivenza civile». «Anche noi diciamo che la persona è al centro - ha controreplicato Antonini - e proprio perché la mettiamo al centro pensiamo a provvedimenti per chi ha diritto a stare nella nazione, che è anzitutto il popolo italiano». Antonini ha illustrato alcuni degli aspetti del programma di Cpi, come il Reddito nazionale di natalità. «Non siamo estremisti - ha concluso - l'unico estremismo è l'amore per gli italiani».

«L'assenza della Dc ha lasciato un vuoto, c'è il sentimento diffuso che le politiche neoliberiste abbiano impoverito il Paese». Lo ha detto il candidato della Democrazia Cristiana alla presidenza della Regione Lazio Giovanni Paolo Azzaro, che fu assessore comunale a Roma nella Giunta Carraro, e che trova gli enti locali «molto impoveriti» rispetto a quei giorni. Nel suo programma grande peso è dato alla salvaguardia dell'ambiente.

Roberta Lombardi ha spiegato così il suo forfait: «Ringraziamo il Tgr e il direttore Fontana per la loro professionalità, ma un confronto a 9 non è un confronto. Dai veri confronti Zingaretti è sempre scappato: Sky ne aveva proposto uno a 4 e il presidente uscente non ha accettato. Noi oggi siamo in piazza, preferiamo confrontarci con i cittadini piuttosto che andare in tv. Questione di stile».

 
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