Mafia, colpo agli uomini di Matteo Messina Denaro: 12 arresti

Matteo Messina Denaro
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Martedì 13 Marzo 2018, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 23:07

Oltre 100 uomini tra Carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani, del Raggruppamento operativo speciale e della Dia, stanno eseguendo 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Palermo su richiesta della Dda. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni, tutti aggravati da modalità mafiose. L'operazione nasce da un'inchiesta avviata nel 2014 su esponenti delle famiglie di Vita e Salemi, ritenuti favoreggiatori del capomafia latitante Matteo Messina Denaro.

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Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Paolo Guido, hanno consentito di individuare i capi dei due clan e di scoprire gregari ed estorsori delle cosche. Gli arrestati, servendosi anche di professionisti nel settore di consulenze agricole e immobiliari, sarebbero riusciti attraverso società di fatto riconducibili all'organizzazione mafiosa ma fittiziamente intestate a terzi a realizzare notevoli investimenti in colture innovative per la produzione di legname e in attività di ristorazione.

C'è anche il "re dell'eolico" tra le dodici persone arrestate. In carcere è finito Vito Nicastri, noto imprenditore trapanese, accusato di avere finanziato la latitanza di Messina Denaro.Qualche anno fa, il Finacial Times lo aveva definito il «Signore del vento». A lui la Dia anni fa aveva confiscato beni per 1,3 miliardi euro, tanto valevano le 43 società di capitali che Nicastri utilizzava per gestire i suoi affari nel settore dell' eolico. Oggi l'arresto.

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