Arresti stadio Roma Tor di Valle: ecco i nomi dei nove arrestati

Arresti stadio Roma Tor di Valle: ecco i nomi
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Mercoledì 13 Giugno 2018, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Nove arresti (6 in carcere e tre ai domiciliari) per il nuovo stadio della Roma a Tor Di Valle. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione. Di seguito i nomi.

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In carcere:

Luca Parnasi
, classe '77, imprenditore, figlio ed erede di Sandro. Sono opera dei Parnasi il quartiere Torrino, presso l’Eur, e i due grattacieli della Capitale accanto al centro commerciale Euroma2. Dopo la morte del padre avvenuta nel 2016, Luca Parnasi ha puntato moltissimo sulla costruzione del nuovo stadio della Roma per cui, tramite la società Eurnova di cui è a capo, ha acquistato dai fratelli Papalia a Tor di Valle i terreni nel 2012.



Luca Caporilli, nato a Olevano Romano nel 1964, collaboratore fidatissimo di Parnasi e dirigente della Eurnova. 
 
Simone Contasta, nato a Chieti nel 1978, collaboratore di Parnasi e dirigente della Eurnova. 

Nabor Zaffiri, nato nel 1977 ad Avezzano, collaboratore di Parnasi nel ruolo di avvocato aziendale del gruppo Parnasi.

Gianluca Talone, nato a Roma nel 1977, collaboratore di Parnasi e commercialista di fiducia, cura gli interessi di alcune società del gruppo Parnasi,

Giulio Mangosi, nato a Roma nel 1979, collaboratore di Parnasi.

Ai domiciliari:

Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio. Nato a Marino (Roma) il 17 luglio 1975 è stato eletto nelle elezioni del 4 marzo scorso nelle liste di Forza Italia. 



Michele Civita, ex assessore regionale all'Urbanistica e ai Trasporti del Pd nella giunta Zingaretti. Prima ancora fu assessore provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale.



Luca Lanzalone, presidente Acea ha seguito, in veste di consulente per la giunta cinquestelle, il dossier sullo stadio a Tor di Valle.

Tra i 27 indagati ci sono i capigruppo in Campidoglio Paolo Ferrara (M5S) e Davide Bordoni (Fi)
 


Il M5S, che pure nella campagna elettorale del 2016 si era opposto a questa controversa operazione calcistico-immobiliare, avrebbe voluto portare la delibera in Aula Giulio Cesare entro fine luglio, in tutta fretta, insieme alla convenzione urbanistica, in modo da far iniziare i lavori entro fine anno, come hanno chiesto più volte i privati.
 
 

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