Migranti, nave Diciotti a Trapani nella notte. Salvini: «Ma i violenti dovranno scendere in manette»

Migranti, la Diciotti approderà a Trapani
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Mercoledì 11 Luglio 2018, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 08:31

Arriverà a Trapani la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo i 67 migranti salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia. A bordo, a quanto si apprende, ci sono uomini della capitaneria di Porto e della polizia di Stato. L'arrivo è previsto per la notte ma la nave dovrebbe entrare in porto domani mattina, verso le 8.

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«Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette», ha detto il ministro dell'Interno Salvini, riferendosi alle presunte minacce che un gruppo di migranti avrebbe rivolto all'equipaggio della Vos Thalassa una volta accortosi che il rimorchiatore  si dirigeva verso la Libia e non faceva rotta verso il Nord del Mediterraneo.

Poliziotti e personale della guardia costiera sono stati inviati dalla Procura di Trapani sulla nave Diciotti per raccogliere i documenti che si sono scambiati con la Vos Thalassa. Saranno raccolti i messaggi scambiati con il comando italiano della capitaneria di porto e i rapporti stilati dalla Diciotti. Gli agenti sentiranno anche i migranti che sono sulla nave della Guardia costiera. Rotta più lunga per due funzionari della polizia, uno della squadra mobile della Questura di Trapani e l'altro dello Sco di Roma, che stanno andando sulla Vos Thalassa per avviare indagini e soprattutto sentire l'equipaggio per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto e identificare gli aggressori. Atti che permetteranno di valutare se è possibile disporre arresti d'iniziativa, o attendere disposizioni dalla Procura di Trapani che ha aperto un'inchiesta.

Intanto restano in attesa i 67 migranti. A bordo vi sono tre donne e sei minorenni. Il gruppo maggiormente numeroso è quello dei pakistani: 27. I sudanesi sono 12 e dieci i libici. Tra di loro ci sarebbero quelli che il ministro Salvini ha definito i 'dirottatori', individuati forse in un ghanese e un sudanese, che il responsabile del Viminale vuole che «scendano in manette» e «vadano in carcere prima di essere rispediti al loro Paese».
Sulla presunta aggressione, al momento, non è stata aperta lacuna indagine. Fino all'arrivo a Trapani i Pm non hanno radicata la competenza a indagare sulla vicenda. 

Caso Juventa. Intanto la Procura di Trapani ha notificato 20 avvisi di garanzia a componenti l'equipaggio della nave Juventa e a personale di Medici Senza Frontiere e Save the Children nell'ambito dell'inchiesta sul favoreggiamento dell' immigrazione clandestina che un anno fa portò al sequestro dell' imbarcazione dell'Ong tedesca Jugend Rettet. I componenti dell'equipaggio e quelli delle due associazioni sono stati identificati: l'avviso di garanzia si è reso indispensabile perché gli investigatori devono compiere accertamenti tecnici irripetibili su alcune utenze telefoniche.

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