«Scusate se scrivo a quest'ora ma oggi è una giornata di tante emozioni e anche di malinconia. Oggi sono due anni e 2 mesi di fidanzamento con la mia Rosellina amore mio bellissimo. Finalmente ho trovato una fidanzata speciale con un cuore immenso. Ti amo per sempre». Quando Alfredo Barbieri, 52 anni, scrive queste parole su Fb mancano poche ore all'inizio del viaggio. Il giorno dopo, ieri, insieme a quattro ragazze della Cooperativa Centro 21 di Riccione salirà sul pullmino che dalla Romagna deve portarli in vacanza a Lauco, in un borgo antico, in Friuli-Venezia Giulia. Tra le ragazze c'è anche «Rosellina», la fidanzata, Rossella De Luca, 37 anni. Sono tutti con sindrome di down, ma forse neppure sarebbe il caso di annotarlo, perché sfogliando le tracce delle loro vite, sui social, di queste ragazze che hanno tra i 23 e i 37 anni, vedi tanti sorrisi, foto di gruppo, in pizzeria o in giro per Riccione. Messaggi di amicizia, di allegria, di spensieratezza che demoliscono tanti luoghi comuni.
L'ex sindaco
A guidare il pullmino, un uomo che a Riccione conoscono tutti, Massimo Pironi, 63 anni, già consigliere comunale, assessore e tra il 2009 e il 2014 sindaco di centrosinistra di una città un tempo tradizionalmente rossa, che dopo di lui era passata al centrodestra.
Con i familiari delle vittime, nella sede della polizia stradale, ha organizzato il trasferimento a San Donà, dove c'erano le salme. A Riccione è stato proclamato il lutto cittadino, sospesi tutti gli eventi. Sulla pagina della cooperativa, nell'elenco dei componenti dello staff, c'è anche la foto di una giovane sorridente. È Romina Bannini, 36 anni, l'unica sopravvissuta, ricoverata in rianimazione all'ospedale di Treviso. Scrive l'associazione Coordown: «Domani è la giornata nazionale dei down, scendere in piazza non avrà lo stesso senso. Siamo con la testa e il cuore a Riccione». Sui social centinaia di messaggi di addio. Uno tra i tanti nella pagina di Pironi: «Riposa in pace Massimo insieme ai tuoi angeli». Il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: «Massima vicinanza ai familiari delle vittime».