Reddito di cittadinanza, a Corleone boss mafioso ai domiciliari chiede e ottiene un tesoretto di 9.800 euro

Corleone, boss mafioso ai domiciliari chiede e ottiene reddito di cittadinanza: un tesoretto di 9.800 euro
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Sabato 11 Luglio 2020, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 17:30

Boss mafioso agli arresti domiciliari chiede "e ottiene" reddito di cittadinanza, pari a 9.800 euro. Storie di ordinaria follia amministrativa. Un caso di furbetto molto particolare che ha visto l'intervento della Guardia di finanza nel Comune di Corleone in Sicilia. Protagonista, A.C. 48 anni, già legato in affari al fratello di Totò Riina

La ricostruzione dei fatti. A. C. era stato condannato per associazione mafiosa, ma 
in base alle indagini aveva richiesto e ottenuto il sussidio all'Inps. Per questo i finanzieri di Corleone l'hanno denunciato alla Procura della Repubblica.

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L'uomo era stato arrestato in un operazione dei carabinieri insieme al fratello di Totò Riina, Gaetano nel 2011. Al termine dell'attività info-investigativa delle fiamme gialle è stato riscontrato che l'uomo, sottoposto all'obbligo di soggiorno nel comune di Corleone, aveva riportato una condanna definitiva per il reato previsto all'articolo 416 bis del codice penale che, come previsto, preclude la possibilità di ottenere il beneficio economico. La card gialla sulla quale venivano caricate le somme del reddito di cittadinanza è stata quindi sequestrata in via preventiva.

Contestualmente la situazione di A.C. è stata segnalata all'Inps che adesso procederà con la revoca del beneficio e il recupero delle somme già erogate e percepite indebitamente, pari a 9.800 euro.

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