Cibo da casa vietato in spiaggia (in Puglia ma anche nel Lazio): in alcuni lidi torna il “divieto della parmigiana”

Gli esercenti si difendono: «No a pic-nic e tavolate anche in nome del decoro»

Cibo da casa vietato in spiaggia (in Puglia ma anche nel Lazio): in alcuni lidi torna il “divieto della parmigiana”
di Moira Di Mario
4 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Agosto 2023, 21:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:00

E se tra il pranzo al ristorante e quello in casa si sceglie invece di passare anche le ore più calde di Ferragosto al mare, consumando specialità culinarie preparate in precedenza? Potrebbe non essere così facile. Nell’estate in cui molto si è discusso sugli stabilimenti balneari di lusso, arrivano segnalazioni di strutture che non consentono di portare le vettovaglia in spiaggia. Succede in Puglia, ma anche sui litorali laziali e napoletani. L’intento degli esercenti è abbastanza comprensibile, dirottare i clienti verso la propria ristorazione. Che non sarà immune naturalmente, in linea generale, dei rincari che hanno colpito gli altri locali. La motivazione addotta per vietare parmigiane e altre prelibatezze rimanda di solito ad attrezzature ingombranti come frigoriferi borse termiche e pentole, ritenuti troppo vistosi.

Sul litorale viterbese attesa per Ferragosto, gli operatori balneari: «Meno presenze di turisti»

«I frigoriferi rigidi non li consentiamo per le riunioni di gruppo – spiega Michele Colella, direttore del Lido Calarena a Mola – se capita qualcuno che ce l’ha, lo preghiamo di lasciarlo in direzione.

Picnic e tavolate non sono possibili, qui da noi. Però se uno si porta il cibo porzionato, la piccola borsa frigo o la bibita chiudiamo un occhio». Stessa linea con Resi Tassiello, dal raffinato Maredentro di Bari: «Vetro e lattine da noi non entrano, e nemmeno le teglie. Ma questo mi sembra scontato e non stiamo neanche a sottolinearlo o tanto meno facciamo i controlli. Contiamo sul pubblico educato che frequenta la nostra struttura». 

Si tratta in realtà di una problematica ben nota ai frequentatori della montagna, dove molti rifugi vietano espressamente di consumare panini o altri cibi portati da casa. La questione dal punto di vista legale è controversa. E di sicuro in grado di generare discussioni accanite, visto che - per quanto riguarda il mare - i concessionari dello stabilimento vendono sì i propri servizi (l’affitto di lettini o ombrelloni o l’uso della doccia) ma si trovano pur sempre su una proprietà demaniale.

I CONTROLLI

Anche da Pozzuoli rimbalzano (e sono rilanciate anche a livello politico) le storie di bagnanti controllati all’ingresso di alcuni lidi del litorale flegreo per evitare che portino al seguito cibo e bevande. Ne è nata una lettera al sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, «per chiedere un intervento urgente contro quei gestori dei lidi balneari che effettuano controlli all’ingresso, per vietare l’introduzione di cibo e bevande o addirittura borse frigo di grandi dimensioni».

Situazione simile sul litorale laziale. Mangiare un panino in spiaggia, negli stabilimenti balneari di Ostia si può. Purché si tratti di un pezzo di pizza o di una “rosetta” imbottita. Bandite invece teglie di lasagne, padellate di pollo con i peperoni sotto l’ombrellone con tanto di tavoli da campeggio e tovaglie. Un divieto vero e proprio, come quello imposto dall’ex sindaca Virginia Raggi nell’estate 2017, non esiste più. C’è però un regolamento interno di cui si sono dotati i balneari per garantire il decoro dei lidi e la tranquillità dei clienti che vogliono trascorrere qualche ora di relax invece di essere costretti a sentire il vicino di ombrellone masticare e apprezzare ad alta voce il piatto fatto dalla “suocera”. Oppure il bambino che urla a squarciagola e piange perché non vuole le polpette. Niente fagottari, insomma, negli stabilimenti della costa romana anche se poi il concessionario non può sequestrare la tavola imbandita. «Possiamo però suggerire al cliente di non apparecchiare in piaggia – dicono i balneari – e se proprio non può farne a meno, troveremo il modo di indicargli altri lidi in altre località costiere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA