Roma terza città più pericolosa d'Italia: la classifica della criminalità. Tornano a salire i reati: stupri e rapine ai livelli pre-Covid

La Capitale è tra le città dove l’incremento è maggiore: +8,3% nei primi sei mesi del 2023

Roma terza città più pericolosa d'Italia: la classifica completa. Tornano a salire i reati: stupri, rapine e furti a livelli pre-Covid
di Michela Allegri
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 22:12

Salgono i furti e le rapine, soprattutto quelle su strada, mentre diminuiscono i reati informatici: dopo dati che indicavano una crescita incessante, per la prima volta nel 2023 si registra una contrazione, addirittura del 14 per cento. E ancora: la città più pericolosa d’Italia è Milano, ma anche la Capitale quest’anno sale sul podio e si colloca al terzo posto, subito dietro a Rimini. Emerge dai dati del Viminale sulle denunce presentate nel primo semestre del 2023, anticipati dal Sole 24 Ore.

Le città più pericolose d'Italia: Milano al 1° posto. Roma per la prima volta sul podio, male Rimini e Bologna: la classifica (e le tipologie di reati)

I NUMERI
Nel report del ministero dell’Interno si evidenzia che i furti con strappo sono saliti del 7 per cento rispetto al 2019, mentre le rapine in pubblica via sono aumentate addirittura del 13 per cento.

Un dato che preoccupa, visto che gli eventi di criminalità predatoria erano in diminuzione da oltre un decennio, già prima del crollo rilevato negli anni della pandemia per effetto delle chiusure forzate e delle restrizioni negli spostamenti. È anche stato registrato un più 12 per cento delle denunce per percosse e un +34% delle estorsioni. I dati riguardano il primo semestre del 2023. Nello stesso periodo è cresciuto anche il numero dei furti con destrezza e di quelli di motocicli e macchine. 

LA CLASSIFICA
Analizzando nel dettaglio i dati relativi alle diverse province, Milano, come l’anno scorso, è maglia nera: 6.991 reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3,5% nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Qui le rapine in pubblica via sono tornate ai livelli del 2007, con oltre 2.700 episodi denunciati in dodici mesi. Il capoluogo lombardo ha raggiunto livelli paragonabili alle province di Napoli e di Rimini, tanto che il sindaco Beppe Sala ha nominato delegato alla sicurezza l’ex capo della Polizia, Franco Gabrielli, e ha anche costituito un comitato strategico.

Sul podio negativo ci sono anche Rimini, dove ci sono state 6.246 denunce ogni 100mila abitanti, ma con una diminuzione dell’8 per cento nel 2023, e Roma, che per la prima volta si trova ai vertici della classifica. Nella Capitale le denunce sono in crescita del 5 per cento rispetto al 2019: ne sono state presentate 231.293 nel 2022, 5.485 ogni 100mila abitanti. Anche qui preoccupa in particolare il dato relativo ai reati predatori: dal report del ministero emerge infatti che i furti con destrezza - sono stati oltre 26mila nel 2022 - non raggiungevano i livelli attuali da almeno un decennio. Dati simili erano stati rilevati solamente tra il 2013 e il 2015. Bisogna aggiungere un altro dettaglio, non di secondo piano: tra i mesi di gennaio e giugno del 2023 le denunce sono ulteriormente salite dell’8,3 per cento rispetto agli stessi mesi analizzati nel corso del 2022. Per contrastare questo trend, sono stati stanziati 14 milioni di euro per l’installazione di mille telecamere e per la realizzazione di una sala operativa unica. E anche nelle periferie si punta su videosorveglianza, illuminazione pubblica, recupero di aree disagiate. Inoltre è in programma il potenziamento del corpo dei vigili urbani.

LA TOP TEN
Nella top ten della classifica ci sono altre grandi città e, soprattutto, diverse mete turistiche. Al quarto, quinto e sesto posto ci sono rispettivamente Bologna, Firenze e Torino. A seguire troviamo Imperia, Livorno, Prato e Napoli. Nel primo semestre del 2023 l’aumento più significativo di denunce è stato a Venezia (con un +12,4%) e a Firenze (+8,2%), probabilmente per il ritorno in massa dei turisti. Bisogna però dire che nel capoluogo toscano il numero assoluto delle denunce è sceso di molto: sono state 10.433 in meno rispetto al 2019, quando furono oltre 62mila.
Effettuando un’analisi per tipologia di reato, però, emergono primati consolidati da tempo.

LA TIPOLOGIA
Nella provincia di Barletta-Andria-Trani, per esempio, è stato registrato il maggior numero di furti d’auto in rapporto alla popolazione. A La Spezia, invece, ci sono i numeri più alti per quanto riguarda i reati legati agli stupefacenti. C’è una novità: è salita la concentrazione delle violenze sessuali a Imperia, che si trova ai piani alti della classifica anche nelle denunce per percosse e per contraffazione. A Livorno, invece, è stato registrato il numero più alto di furti di ciclomotori: ce ne sono stati 77,2 ogni 100mila abitanti. Crotone ha superato Matera per gli incendi boschivi, mentre Brescia e Mantova sono al primo posto per quanto riguarda i reati informatici.

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