«Massimo scrive che l’amore dovrebbe essere “una splendida esclusiva”, espressione che mi stupisce sentir pronunciare proprio da lui». È la lettera che Cristina Seymandi invia a Zona Bianca, su Rete 4, dopo il matrimonio saltato con Massimo Segre.
Il mistero dell'anello di fidanzamento
E l’anello di fidanzamento? Si tratta di uno zaffiro di famiglia, appartenuto alla mamma dell’ex futuro sposo.
La vendetta perfetta
Seymandi dice di allargare lo sguardo «a ciò che il mio ex compagno probabilmente, complice l’ego, non vede: chi sta attorno a noi, il destinatario dello sfogo, chi patisce, soffre, non comprende il perché di tanta umiliazione in pubblico e sul web, e alle persone a quest’ultimo collegate, come i figli, che necessariamente ne partiranno le conseguenze. […] Sosteniamo ogni giorno il valore del dialogo e del confronto, poi però inneggiamo alla “vendetta perfetta”». Il riferimento è alla gogna social e a quanti hanno definito Segre «un idolo».
I messaggi ricevuti
«Ci sono stati messaggi di grande solidarietà, ma anche violenti, tipici di quella mascolinità tossica che ancora pervade la nostra società: minacce, insulti, epiteti di ogni genere, offese, umiliazioni». «Crediamo con ingenuità — sottolinea — alle parole di chi parla con tono pacato e camicia bianca elegante, per contro condanniamo per stereotipo il fatto che una donna più giovane stia con un uomo più maturo». Non ha più nulla da aggiungere, se non di essere «convinta di aver dato il massimo in questa relazione e mi spiace per il disagio che posso aver creato a Massimo se — come lui sostiene — non sono stata all’altezza delle sue aspettative».