Il garante dei detenuti di Napoli Pietro Ioia è stato arrestato insieme ad altri sette indagati nell'ambito di un'inchiesta su droga e cellulari nelle carceri.
L'uomo approfittava dei colloqui mirati a verificare le condizioni in cui versavano i detenuti, per effettuare le consegne che gli erano state richieste. Il denaro veniva poi versato su alcune carte ricaricabili in uso a una donna e poi diviso con gli altri sodali dell'organizzazione. Con gli otto arresti dei carabinieri, riporta una nota, è stata sgominata un'associazione per delinquere, radicata nel capoluogo partenopeo, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti e specificamente, l'introduzione illegale di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti all'interno della Casa Circondariale di Napoli - Poggioreale.
Il commercio di droga e telefoni
L'organizzazione criminale prevedeva che la compagna di uno dei promotori, attraverso il Garante Ioia, facesse recapitare ai detenuti, partecipi dell'associazione, apparati di telefonia mobile e sostanza stupefacente di vario genere che, di conseguenza, venivano venduti alle altre persone recluse, creando un vero e proprio commercio illegale.