IL CASO
Si è conclusa la detenzione in ospedale per l'avvocato Francesco Palumbo che da qualche giorno ha lasciato il Santa Maria Goretti di Latina per essere trasferito in carcere dove deve scontare una condanna definitiva a 11 anni di reclusione. Il professionista di 54 anni è stato infatti riconosciuto colpevole dell'omicidio di Domenico Bardi e del tentato omicidio di Salvatore Quindici, due componenti di una banda di ladri contro i quali ha esploso alcuni colpi di pistola mentre stavano tentando un furto nell'abitazione del padre in via Palermo a Latina.
Condanna confermata nell'ultimo grado di giudizio dalla Corte di cassazione il 23 novembre scorso in seguito alla quale la Procura generale ha emesso un mandato di arresto per espiazione della pena. Ma nel momento in cui gli agenti della questura di Latina, il 3 dicembre scorso, sono andati nella sua abitazione per l'esecuzione del provvedimento hanno appreso che l'avvocato era stato ricoverato già da qualche giorno per problemi di salute. Da allora Palumbo è rimasto in un letto di ospedale, al Goretti, piantonato, ormai ufficialmente in stato di detenzione. I suoi legali, gli avvocati Tommaso Pietrocarlo e Leone Zeppieri, hanno anche presentato una richiesta al pubblico ministero chiedendo che al loro assistito venisse concessa la detenzione domiciliare sostitutiva da scontare in un luogo di cura, vale a dire una struttura sanitaria nella quale il professionista potesse essere assistito dal punto di vista medico.
Il professionista era stato riconosciuto colpevole dalla Corte di assise di Latina che gli aveva inflitto una condanna a 14 anni di reclusione oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale per la durata della pena. La sentenzia era stata parzialmente riformata dalla Corte di assise di appello di Roma che aveva ridotto la pena a 11 anni confermando la concessione delle attenuanti generiche e l'interdizione. Verdetto confermato anche dalla Cassazione. Ora per l'avvocato si sono aperte le porte del carcere di Velletri dove dovrà scontare la condanna definitiva.