Latina calcio con il fiato sospeso. Lucchesi: così stiamo risanando i conti

Il presidente del Latina Calcio, Benedetto Mancini
di Vittorio Buongiorno
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Giovedì 16 Febbraio 2017, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 10:35
CALCIO
La partita più difficile il Latina calcio la gioca oggi in via Filzi. Alle nove inizia l'udienza in cui il giudice Linda Vaccarella dovrà decidere sull'istanza di fallimento presentata dai sostituti procuratori Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro. Ieri mattina gli avvocati Luigi Imperia e Claudio Grimaldi hanno presentato l'atto di costituzione alla causa fallimentare allegando una memoria per convincere il Tribunale a
TUTTE LE IPOTESI
La prima è quella di un rinvio a novanta giorni per consentire alla società di proseguire nell'opera di ripianamento delle perdite, ma è concreto il rischio che il giudice possa non accettare la richiesta. Per questo questa mattina in udienza mancini e il pool di avvocati e commercialisti che lo sta seguendo proporranno un'altra strada. «Offriremo garanzie», è l'unica cosa che trapela dalla società. Come? Scartata l'ipotesi del concordato prende corpo quella del fallimento pilotato, già tentato ocn successo nel caso del Bari. Quindi si può ipotizzare che la società proponga di dichiarare autofallimento e poi partecipare a un'asta e acquisire il titolo sportivo per conto di una nuova società. Ovviamente il tutto deve avvenire con il via libera non solo del Tribunale ma anche della Procura. In questo modo sarebbe salvo il titolo sportivo e il nuovo Latina calcio potrebbe ripartire da zero restando però in serie B, anche se prima la squadra dovrà salvarsi sul campo.
LA DISCONTINUITA'
Da quando Benedetto Mancini è diventato presidente tutte le sue scelte sono state mirate a dimostrare una cesura netta con il passato rappresentato da Antonio Aprile e Pasquale Maietta. Due diffide, ieri una denuncia, ma anche un vero e proprio repulisti in società. «Un'epurazione» l'ha definita uno dei rimossi. Un cambio radicale con uomini di propria fiducia, l'ha invece spiegata così Benedetto Mancini.
CONTI A POSTO
L'altra carta che la nuova proprietà dell'Unione Sportiva giocherà oggi in udienza è quella del ritorno alla normalità societaria. Per questo alla memoria è stata allegata una relazione del nuovo direttore tecnico Fabrizio Lucchesi in cui spiega come le operazioni di mercato hanno consentito di abbattere drasticamente il monte stipendi e l'impatto che alcuni ingaggi avevano sul bilancio di quest'anno e dei prossimi anni. La campagna trasferimenti invernale ha consentito un risparmio totale dismissioni pare a 5,2 milioni e un risparmio in termini di impegni finanziari tra investimenti e acquisizioni pari a 4,7 milioni di euro con un beneficio per questo campionato di 1,9 milioni di euro e di 2,3 milioni per la prossima stagione. Inoltre dalla cessione dei giocatori sono entrate nelle casse del Latina risorse per 1,5 milioni
IL NODO STIPENDI
E' un altro snodo complicato. I soldi, a detta di Mancini, ci sono. Il termine per poterli pagare scade oggi, ma la società difficilmente riuscirà a farlo per un motivo semplice: trovandosi in una situazione prefallimentare deve avere l'autorizzazione del giudice per muovere una cifra che si aggira intorno a 1,2 milioni. «I soldi ci sono, sono stati accantonati», spiegano dalla società. Ma non possono uscire senza il via libera del magistrato. A questo punto il rischio di vedersi affibbiato un punto di penalizzazione per lo sforamento è molto probabile. Ma oggi la partita è un'altra: il salvataggio della società.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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