Il romanzo ripercorre e intreccia storie e memorie, calcistiche e non, nomi lontani e dispersi che ruotano tutti intorno all'ex fantasista giallorosso. In particolare, il suo addio dal calcio che si spalma su trenta partite, una per sera. «In questi match che io immagino - ha affermato Acitelli - vengono convocati tutti i giocatori che hanno indossato la maglia della Roma, dall'anno di fondazione, il 1927, al Motovelodromo Appio, che è stato il primo campo della squadra giallorossa. Il campo Testaccio sarebbe venuto dopo, nel 1929, con il girone unico».
I superstiti scendono in campo per testimoniare la loro già antica militanza e ognuno, discendente o vecchia gloria che sia, dialogherà con Totti e si accorgerà di cosa avviene al pallone dopo il tocco del fuoriclasse. Il libro inoltre è anche un affresco della memoria: la storia di tanti campioni e della stessa squadra di calcio della capitale.
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