Inchiesta Olimpia in bilico, gli avvocati: «Ricorso del pm presentato in ritardo»

Rino Monti
di Marco Cusumano
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Venerdì 17 Febbraio 2017, 09:25
LATINA - E' in bilico il ricorso in Cassazione presentato dal pm Giuseppe Miliano contro l'annullamento dell'ordinanza Olimpia disposto dal Riesame. Il difensore dell'architetto Rino Monti, l'avvocato Tommaso Pietrocarlo, si è rivolto alla sesta sezione penale della Cassazione depositando la pagina timbrata con la quale vuole dimostrare che il ricorso del pm è stato presentato oltre il termine di 10 giorni previsto dalla legge.

L'ordinanza è stata depositata il 4 gennaio, dunque per il ricorso c'era tempo fino al 14 gennaio. Sulla prima pagina ci sono due timbri: uno con data 14 gennaio e uno con data 16 gennaio. Accanto al secondo timbro c'è una annotazione con la quale si specifica che l'atto è stato depositato dall'autista della Procura di Latina, noto all'ufficio, alle ore 12,40. Ma c'è un problema ulteriore che potrebbe mettere a rischio il ricorso del pm Miliano: l'atto è stato depositato direttamente in Cassazione e non al tribunale del Riesame che, a sua volta, doveva trasmetterlo alla Cassazione.

Questioni apparentemente soltanto formali, qualcuno le potrebbe definire cavilli, ma in realtà non è così, se è vero che il diritto è anche forma. Così l'avvocato Pietrocarlo, con una comunicazione formale datata 14 febbraio, si è rivolto alla Cassazione sostenendo che «l'impugnazione del pm deve essere dichiarata inammissibile in quanto depositata oltre il termine di dieci giorni ex art. 311, comma 1, cpp». L'avvocato ha anche depositato gli atti a sostegno della sua istanza, in particolare la pagina con i timbri e l'attestazione della cancelleria della sezione speciale del Riesame del tribunale di Roma con la quale si conferma il deposito del ricorso da parte dell'autista della Procura.

Ora si attende la decisione della Cassazione, dalla quale dipendono le sorti dell'inchiesta Olimpia e dell'ordinanza a carico di Monti, Di Giorgi, Di Rubbo, Malvaso, Baldini, Capozzi e Riccardo.