Sara morta risucchiata in piscina a Sperlonga, sequestrato anche il defibrillatore

Sara morta risucchiata in piscina a Sperlonga, sequestrato anche il defibrillatore
di Barbara Savodini
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Lunedì 16 Luglio 2018, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:17

SPERLONGA - Non solo dubbi sull'impianto di aspirazione e sulla griglia ma anche sul funzionamento del defibrillatore: proseguono in più direzioni le indagini sulla morte di Sara Francesca Basso, la 13enne di Frosinone rimasta vittima della piscina del Virgilio Grand Hotel di Sperlonga.

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Per vederci chiaro, come disposto dalla Procura di Latina, oggi pomeriggio i carabinieri hanno sequestrato l'apparecchio salvavita che sarà sottoposto ad una perizia così come l'impianto della piscina.

Esclusa quasi del tutto l'ipotesi del malore (l'ultima parola arriverà tra 90 giorni alla consegna della relazione del medico legale Stefania Urso), si cercano responsabilità circa l'insieme delle precauzioni indispensabili a garantire la sicurezza degli ospiti dell'albergo a quattro stelle.

Rientrano in questo filone di indagine, dunque, la mancanza di un bagnino anche se la piscina era profonda appena un metro e mezzo, l'impianto di aspirazione, le grate e il defibrillatore in dotazione.

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