Stabilizzazione beffa di medici e infermieri: nessun posto a Latina

Stabilizzazione beffa di medici e infermieri: nessun posto a Latina
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Mercoledì 4 Gennaio 2017, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 15:40
IL CASO
Budget destinato a Latina per le assunzioni «con riserva»? Zero. Sì, nessuno potrà essere stabilizzato nell'azienda sanitaria pontina sulla base del decreto del commissario ad acta per la sanità della Regione Lazio con il quale, il 23 dicembre, è stato approvato il «budget assunzionale» per le Asl e conseguente autorizzazione alla «indizione delle procedure selettive». Dalla Regione la notizia viene data con la dovuta enfasi, si chiude una vicenda che si trascina da anni, finalmente scompariranno i precari grazie a «procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione di personale». Ovunque, ma non a Latina.
IL QUADRO
è necessario un passo indietro. Nella delibera si fa riferimento a due tipologie di professionisti. Chi è già in altre graduatorie di aziende ospedaliere e può essere stabilizzato in base al decreto del presidente del consiglio dei ministri del 6 marzo 2015 e chi, invece, è inserito nei cosiddetti «bandi con riserva» sulla base della legge 208 del 2015. Per i primi a Latina ci sono posti e soldi, si tratta di 23 medici, 67 infermieri, 1 programmatore. E gli altri? Dovevano «aver maturato al 30 ottobre 2013, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato anche presso enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura». Sono circa 300 al Goretti, tra medici e infermieri, per i primi ci sono stati anche contratti a tempo siglati fino al 31 dicembre 2018 anziché con scadenza annuale come avveniva in passato. Lavorano come precari - medici e infermieri - in media da 7-8 anni - ma la Asl sembra averli dimenticati.
L'EMERGENZA
Vista la delibera si è cercato di capire cosa possa essere successo. Si teme una vera e propria rivolta di chi a un passo dall'assunzione definitiva, magari dopo aver rinunciato a un posto altrove perché finalmente si apriva l'attesa stabilizzazione nell'ospedale dove ci si era formati, è clamorosamente escluso. Siamo ancora alle ipotesi, ma da Latina alla Regione Lazio non sarebbe mai stata spedita la lista degli aventi diritto. Un cavillo sulle procedure che hanno portato agli incarichi affidati in passato, sembra. Di certo sulla casella relativa a Latina il budget assegnato è pari a zero, quindi nelle tabelle sulla «riserva di posti» allegate alla stessa delibera la Asl pontina non compare. Nessuna assunzione.
LE REAZIONI
«Il processo di stabilizzazione dei precari della sanità del Lazio, accompagnato dall'entusiasmo del presidente Zingaretti si abbatte come una doccia fredda per la Asl della provincia di Latina» - dice il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone. L'ex eurodeputato Stefano Zappalà, sempre in prima linea su questioni sanitarie, si è attivato con la Regione e la Asl per capire: «Se si tratta di una svista o di un errore come sembra emergere - dice - la questione va subito risolta.
Il commissario straordinario della Asl, Giorgio Casati, getta acqua sul fuoco: «Il problema esiste ma la prossima settimana abbiamo un incontro già programmato in Regione per cercare una soluzione».
Giovanni Del Giaccio
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